I PINGUINI TATTICI NUCLEARI AL “TIM SUMMER HITS 2023”

Ci sono anche i Pinguini Tattici Nucleari parte della ricca line-up di artisti che anima l’edizione 2023 di “Tim Summer Hits”, l’evento musicale in Piazza del Popolo a Roma che, nell’arco di tre serate, ha dato ufficialmente il via alla stagione estiva con uno degli show più amati dalle nuove generazioni: e dopo il successo riscosso dalla kermesse lo scorso anno, questa volta gli organizzatori hanno fatto le cose in grande e sul palco dello show condotto da Andrea Delogu e Nek (col trio degli Autogol impegnato ad accogliere invece i musicisti e le band nel backstage del palcoscenico) c’è anche il complesso bergamasco che oramai è entrato da tempo nel gotha della musica italiana e, anche se il loro ultimo disco è stato pubblicato nel 2022, sta cavalcando ancora l’onda di quel successo.



Non è infatti un caso che, sin da quando è stato svelato il cast artistico del “Tim Summer Hits” per quest’edizione 2023, quello dei Pinguini Tattici Nucleari è stato subito uno dei nomi di maggior richiamo e più in vista di una line-up comunque piena di big della musica nostrana. E infatti non stupisce oramai nessuno che l’annunciato tour negli stadi del sestetto formatosi in quel di Bergamo nel lontano 2010 sia uno dei più attesi degli ultimi anni: lo show di Riccardo Zanotti, vocalist e leader della band, e dei suoi sodali partirà ufficialmente il prossimo 11 luglio, con la data di San Siro, vera e propria ‘prova del fuoco’ per ogni musicista -ma anche una sorta di punto di arrivo per la carriera di molti- anche se prima ci sarà una prova generale a Mestre il 7 luglio.



I PINGUINI TATTICI NUCLEARI, “RACCONTIAMO DI PERSONE NORMALI E DELLA PROVINCIA”

E proprio in una lunga intervista concessa al sito di ‘TV Sorrisi e Canzoni’ i Pinguini Tattici Nucleari hanno raccontato non solo le loro emozioni alla vigilia di un appuntamento così importante ma anche quello che, a loro dire, è il segreto del successo ottenuto dopo essersi fatti conoscere con l’indimenticabile esordio sul palcoscenico di Sanremo. “Senza dubbio c’è una forte aspettativa, perché stiamo costruendo il live più ‘in… credibile’ di sempre. Nel senso di ‘non credibile’, perché era difficile che sei ragazzi come noi potessero arrivare a suonare a San Siro (o in altri stadi)” ha aveva scherzato subito Zanotti, parlando della loro deferenza verso quello che è un tempio della musica. “La scaletta sarà un buon equilibrio tra le nostre hit, canzoni che non abbiamo mai suonato dal vivo e i pezzi più datati, dedicati ai nostri fan storici” aveva continuato prima di accennare al loro percorso di maturazione, umano e professionale.



Tante volte si usa la parola ‘maturare’. Però la maturazione è anche l’anticamera del marcio. Quindi preferirei essere sempre in divenire. Certo, anagraficamente siamo diventati più grandi e ci siamo evoluti, ma ci illudiamo di essere sempre in viaggio. La maturità è un qualcosa che ti spinge a stare fermo” aveva spiegato il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, proclamati suoi eredi nientemeno che da Max Pezzali: “Siamo onorati: indubbiamente ci sono differenze musicali tra noi e lui, ma abbiamo parecchie affinità. Entrambi amiamo esaltare il quotidiano nella nostra musica. Tanti artisti parlano di soldi o donne, noi cerchiamo di raccontare la vita delle persone normali di provincia”. Inevitabile la domanda sui tormentoni, genere in cui i sei ragazzi paiono eccellere: “Il termine ‘tormentare’ non è certo positivo. Quando ero ragazzino pensavo che fossero qualcosa da cui star lontani (…) Poi col tempo mi sono reso conto che se un tormentone serve a uno scopo buono, come far passare delle idee importanti, allora ha una forza che nessun’altra canzone ha (…) Se ci spaventano? No, oggi al Riccardo Zanotti di 14 anni direi: ‘Non fuggire più dai tormentoni’…”.