Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd, è tornato a parlare ancora una volta di David Gilmour, chitarrista del gruppo con cui non ci sarebbe più un rapporto pacifico. Solo poco tempo fa si scagliò contro il collega per la pubblicazione della versione rimasterizzata della canzone ”Animals”, che vedeva degli intralci a causa del veto che David ha dato su alcuni testi e a proposito di alcune note di copertina: ”Ha vietato la pubblicazione fino a quando le note non fossero state cancellate”. A quanto dice Waters, il chitarrista reclamerebbe più meriti del dovuto rispetto al lavoro fatto nei Pink Floyd fino al 1985: ”Certo, era ed è un grande chitarrista e cantante, ma per gli ultimi 35 anni ha detto un sacco di sciocchezze su chi ha fatto cosa nel gruppo mentre io ero ancora alla guida. Ci sono un sacco di discussioni su io ho fatto questo e tu quello”. Negli ultimi mesi che l’ex bassista della band ha vissuto chiuso in casa a causa della pandemia da Covid-19, si è dedicato alla scrittura e ha annunciato di aver lavorato ad una serie di libri.
Le nuove accuse di Roger Waters verso Gilmour
Roger Waters ha annunciato sui social che, tra le varie cose a cui ha lavorato in questo periodo, c’è anche un serie di libri di memorie. All’interno dei quali si parlerà inevitabilmente dei Pink Floyd e del suo ”acerrimo nemico” David Gilmour: ”Ho pensato: cavolo, se non lo faccio ora, probabilmente non lo farò mai”. Ai fan ha regalato anche un’anticipazione di uno dei libri in cui parla della genesi di uno dei loro brani più iconici: ”Mi sono imbattuto in un’intervista che Rolling Stone Magazine fece con DG in cui parlava del nastro registratore di cassa che dava il ritmo in Money. Cito testualmente questa parte dell’articolo ‘Gilmour spiega: Vai avanti per tentativi ed errori. Basta tagliare bene i nastri e se suona bene, lo usi. In caso contrario, estrai una sezione e ne metti un’altra‘. Non ha idea di che cazzo sta parlando. Perché, a meno che non fosse nascosto sotto a una sedia, DG non c’era quando ho realizzato quel nastro nello studio che ho condiviso con mia moglie Judy in fondo al nostro giardino al 187, North Road, Islington”.