Questa sera – durante la diretta del Tim Summer Hits 2024 – andrà in onda l’esibizione del famosissimo Pino D’Angiò accompagnato sul palco dell’ultima edizione di Sanremo dai BNKR 44 per una rivisitazione della sua ‘Ma quale idea’, inizialmente prevista per domenica 7 luglio e poi rimandata in segno di cordoglio per la famiglia del cantante icona degli anni ’80 morto un paio di giorni prima. Proprio in queste ore (mentre possiamo immaginare che la sua ultimissima esibizione strapperà un paio di lacrime a più di un fan di vecchia data) molti potrebbero chiedersi com’è morto Pino D’Angiò e questo articolo intende proprio dare una risposta a tutti voi, ripercorrendo la lunga malattia e l’accesa battaglia combattuta fino all’ultimo.



“Vedere la tua malattia negli occhi degli altri – aveva raccontato lui stesso in una delle ultime interviste – è una brutta sensazione, tutti ti guardano in un altro modo, ti chiedono una foto in più perché magari è l’ultima” ed ogni situazione, ogni momento di vita, è pervaso da una certa drammatica malinconia. Ma una cosa è certa: Pino D’Angiò fino all’ultimo ha sempre cercato di trarre il massimo dalla sua vita, senza lasciarsi schiacciare dalla paura della morte e facendo – fino a pochissimi mesi prima – quello che ha sempre amato; cantare quelle stesse canzoni che l’hanno reso famoso in tutto il mondo.



Com’è morto Pino D’Angiò: la lunghissima battaglia contro i tumori iniziata nel 2003

Ma – quindi – com’è morto Pino D’Angiò? La risposta non è semplice perché – purtroppo – non è univoca e parte dall’ormai lontano 2003: quell’anno il cantante si ritirò dalle scene per problemi di salute che spiegò (dopo diverso tempo) essere collegati ad un tumore polmonare. Neppure il tempo di rimettersi e gliene venne diagnosticato un secondo, questa volta alla gola e che lo costrinse a sottoporsi a ben sei interventi diversi: l’esito per Pino D’Angiò fu quello – certamente – di scampare ad una morte certa, ma anche di perdere una delle due corde vocali che per lui erano così tanto preziose.



Ancora una volta – però – la morte bussò alla sua porta quando scoprì di essere affetto da un terzo tumore, ancora una volta al polmone, superato grazie all’asportazione dell’intero organo respiratorio; ma nella lunga lista di malattie che hanno contribuito alla morte di Pino D’Angiò non mancano neppure una trombosi agli arti inferiori, un infarto e un arresto cardiaco: il tutto superato con un grandissimo successo, almeno fino all’ultima – fatale – complicazione lo scorso 6 luglio 2024.