Pino Daniele, collaborazioni ad altissimo livello

Pino Daniele, al secolo Giuseppe, nasce a Napoli il 19 marzo 1955. Figlio di un lavoratore portuale, impara a suonare la chitarra da autodidatta. Esordisce nel 1977 con l’album “Terra mia”, ma si afferma nel 1980 con il disco “Nero a metà” (oltre 300.000 copie vendute). Tra le sue canzoni più celebri “Quando”, canzone contenuta nell’album “Sotto ‘o sole” del 1991, e scelta da Massimo Troisi come colonna sonora del suo film “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”.



Durante la sua carriera ha collaborato con molti artisti italiani e internazionali di prestigio, tra cui Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Vasco Rossi ed Eric Clapton. Per quanto riguarda la sua vita privata, la prima moglie di Pino Daniele è stata la corista Dorina Giangrande, dalla quale ha avuto due figli: Cristina e Alessandro. Nel 1992 Pino Daniele incontra a casa dell’amico Troisi la modella Fabiola Sciabbarrasi: dal loro matrimonio nascono Sara, Sofia e Francesco. L’ultima compagna del cantautore è stata Amanda Bonini: “Sono come Enrico VIII. Dopo due famiglie non smetto di credere nell’amore. Perché se smetti di crederci non vivi più”, aveva commentato l’artista dopo la seconda separazione.



Com’è morto Pino Daniele? La morte nel 2015 a 60 anni per arresto cardiaco

Pino Daniele, da tempo sofferente di seri problemi cardiaci, è morto il 4 gennaio 2015 in seguito ad un arresto cardiaco. “Pino Daniele è deceduto alle 22.45 di ieri sera all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Quando è arrivato la situazione era talmente grave che abbiamo tentato la rianimazione cardiorespiratoria ma dopo pochi minuti si è constatato il decesso. Non c’era più nulla da fare”, ha detto Carlo Saitto, direttore generale della Asl di Roma, intervistato da Rainews. Il primo a dare la tragica notizia suo social è stato l’amico e collega Eros Ramazzotti:Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro e una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo“. Due giorni dopo la sua morte, una folla di 100.000 persone si è raccolta in Piazza del Plebiscito a Napoli per commemorarlo cantando le sue canzoni.

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