Non esageriamo se diciamo che il Festival di Sanremo sarebbe oggi meno mitico se non fosse stato per i suoi fuoriprogramma, per le incursioni e le contestazioni che hanno reso l’Ariston l’occhio del ciclone più di quanto non lo fosse per il suo carattere nazional-popolare. Chi ha un tantino esagerato, però, è senza dubbio Pino Pagano: l’uomo che nel 1995 tentò di suicidarsi minacciando di lanciarsi dalla balaustra. Salvifico fu l’intervento di quello che oltre ad essere il “padrone di casa” del Festival si rivelò successivamente l’eroe: Pippo Baudo. Fu proprio il conduttore ad improvvisare una sorta di “trattativa” da film insieme a Pagano: a garantire per lui, che nel frattempo si diceva disperato, che grazie alla sua parola tutto si sarebbe risolto. Finì bene: con Baudo vincitore davanti a 17 milioni di italiani. Oggi Techetecheté rinfresca la memoria mandando in scena quelle immagini.



PINO PAGANO: IL CONTESTATORE DEL FESTIVAL DI SANREMO SALVATO DA PIPPO BAUDO

Intervistato nel febbraio del 2018 da Vanity Fair, Pino Pagano si disse pentito per la sua sortita: “Feci una ca*zata di cui mi sono pentito. Potessi tornare indietro, non la farei più. Se volevo suicidarmi veramente, andavo al primo ponte, mica a Sanremo”. Ma allora come spiegare quel gesto? Semplice: “Cercavo un trampolino di lancio. Per trovare lavoro? No, dissero che ero disoccupato, ma non era vero. Facevo consegne col furgone mio nell’Emilia. Volevo diventare famoso, farmi conoscere”. Pino Pagano ricorda quella sera: “Una vecchietta con la pelliccia di volpe rifiutava di spostarsi per farmi passare. Mi chiedeva dove volessi andare. “Spostati dai cogl*oni”, le dissi, la tirai via e scavalcai. Il resto è storia”. E Baudo? “Promise di aiutarmi. Si fece dare 500 mila lire e me le consegnò. “Per il cappuccino”, disse”. All’epoca dell’intervista, Pino Pagano si descriveva così: “Nel 2000 ho avuto un tumore, mi hanno tolto un polmone, e non ho più lavorato. Ci ho anche provato, ma ormai sono vecchio e malato”. L’uomo disse di mantenersi “grazie a mia moglie che lavora come domestica. Io sto al computer, porto a spasso il cane. Aspetto la fine”. A Baudo direbbe: “Non t’avessi mai incontrato”. Quando gli si fa notare che il conduttore a sua volta potrebbe pensare lo stesso, Pagano è onesto: “È vero. Un po’ l’ho tormentato”.



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