Pino Quartullo e Giobbe Covatta sono intervenuti in qualità di ospiti nel corso della puntata odierna di “Trends&Celebrities”, trasmissione di Rtl 102.5 News condotta da Francesco Fredella e Jody Cecchetto. Il primo, che ha preso la parola in collegamento audiovisivo, ha asserito: “Chi viene a teatro compie un atto d’amore nei confronti del teatro e di solidarietà verso i lavoratori dello spettacolo. Si sta con la mascherina e si paga il biglietto: è un bel gesto di vicinanza da parte del pubblico”.
Dopo la pandemia “ho apprezzato molto di più l’andare in scena, con la pandemia abbiamo imparato ad amare cose che ci sembravano normali. Sentire l’applauso del pubblico ora regala una sensazione diversa. È molto più pericoloso in termini di contagi andare al ristorante e in discoteca dove ci sono molte persone senza mascherina. Il teatro è invece un ambiente con molti controlli in più”. Infine, una battuta sulla giornata internazionale contro la violenza sulle donne: “Credo che le donne non debbano vergognarsi di cosa subiscono e debbano denunciare. Soltanto denunciando si può evitare che ci siano omicidi, violenze. Serve avere il coraggio di denunciare, di dirlo. Le associazioni devono intervenire immediatamente. Tante volte non è successo e purtroppo sono morte”.
PINO QUARTULLO E GIOBBE COVATTA: “LO SPETTACOLO PIÙ BELLO…”
Giobbe Covatta è intervenuto a ruota, dopo il suo collega Pino Quartullo. In primis, ha dichiarato che “il mio mestiere è fare teatro. Tv, radio e libri sono un optional piacevole, ma niente più. Tuttavia, dopo un po’ mi annoio a dire sempre le stesse cose. Me le invento, o perché non me le ricordo perché la memoria non è più quella di prima oppure per noia. Il momento più emozionante della mia carriera? ‘Il prossimo spettacolo’ si dice sempre, ma in realtà non lo so, perché magari sarà una rottura di b*lle che non finisce mai”.
Parole di condanna anche da parte sua sulla violenza contro le donne: “La violenza è la violenza, dove viene applicata non cambia la sostanza delle cose. In qualsiasi logica e forma che impedisce la libertà, il diritto, quella fisica è l’ultimo stadio della bestialità”.