Pino Quartullo è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Weekly”, trasmissione di Rai Uno andata in onda nella mattinata di domenica 27 giugno 2022. L’attore ha esordito ricordando di avere avuto alcuni grandi mentori nel suo passato: “Gigi Proietti e Monica Vitti sono stati maestri straordinari e mi hanno portato in televisione. Gigi anche nella vita di tutti i giorni era estremamente divertente e serio nel suo modo di essere artista. Monica Vitti, invece, ci ha insegnato a lavorare sui nostri difetti: lei era rauca, ma della sua voce ha fatto un punto di forza. Così ho cominciato a mostrare i miei lati deboli, le mie insicurezza, l’istinto comico che ho di base”.



Nel novero dei più grandi che gli sono stati vicini nei suoi inizi di carriera, spicca anche il nome di Andrea Camilleri: “Lui è stato il mio insegnante di regia in Accademia. Era molto simpatico, all’epoca non aveva ancora scritto tutti quei romanzi. Una sua frase tipica? Ci diceva: ‘Ricordatevi che un coltello non è solo un coltello, ma è metafora di tante altre cose'”.



PINO QUARTULLO: “HO CONDIVISO IL MIO PRIMO GIORNO DA ATTORE AL CINEMA CON ALBERTO SORDI”

Nel prosieguo dell’intervista, Pino Quartullo ha detto che “mio padre era ingegnere e costruttore e sperava che io facessi un lavoro serio. Ho fatto Architettura e questo mi ha permesso di avvicinarmi al teatro, perché la tesi era su storia del teatro. Quando mancavano pochi esami alla fine della laurea, dissi ai miei che stavo facendo strada in accademia e mio padre mi disse di cominciare a mantenermi da solo. I miei genitori in quel momento hanno visto che facevo seriamente questo mestiere e hanno inteso darmi questa possibilità. Poi, comunque mi sono laureato”.



Il primo giorno da attore al cinema di Pino Quartullo fu condiviso con Alberto Sordi ne “Il Marchese del Grillo” e, inevitabilmente, l’emozione fu grandissima. Per quanto riguarda sua figlia Emma, avuta da Elena Sofia Ricci, Quartullo si è detto “molto soddisfatto. Anche lei sta studiando in questo mondo”.