Nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno su Rai1 viene ricordato Pino Settanni, celebre fotografo che ha lavorato anche con Guttuso. A parlare di lui nello studio di Rai 1 c’è Vittorio Sgarbi, esperto e critico d’arte, che lo ricorda con stima.
“È stato un amico attivo e vigile in tempi che sembrano ormai appartenere ad un altro mondo. – ha esordito Sgarbi su Rai1, svelando poi alcuni retroscena riguardanti Settanni – Il motore per noi era Marta Marzotto, che era l’amante di Guttuso… In quella casa c’era Pino Settanni, veniva dalla Puglia e aveva fatto delle bellissime fotografie. Lui è stato assistente di studio e anche di storia di Guttuso.” ha ammesso il critico. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Chi è Pino Settanni: il fotografo morto nel 2010
Oggi, mercoledì 25 gennaio, a Oggi è un altro giorno verrà ricordato il fotografo Pino Settanni, in compagnia della moglie Monique Gregory Settanni, Lorella Di Biase e Vittorio Sgarbi. Il fotografo è morto nel 2010 a Roma, vittima di un male incurabile. “Taranto, la mia città, è molto malata, quasi quanto me, spero che lei si salvi”, aveva detto in una delle ultime interviste al settimanale tarantino Wemag. Nato a Grottaglie nel 1949, Settanni aveva messo radici a Taranto. A 16 anni incomincia a appassionarsi alla fotografia utilizzando una macchina Zenit, mentre è impiegato all’Italsider prima come studente operaio, dopo la maturità come impiegato fino ai 23 anni. Nel 1978 conosce Renato Guttuso, che diventerà il suo mentore: “Gli proposi di realizzare un libro in bianco e nero in Sicilia, ripercorrendo i luoghi che hanno ispirato i suoi quadri, e dal ’78 all’83 sono diventato il suo fotografo quotidiano”, ha raccontato in un’intervista a Omero.it.
I ritratti di Pino Settanni
Pino Settanni era definito “il pittore con la macchina fotografica”: “Non è concepibile un buon fotografo che non conosca la pittura. Se non avessi studiato Caravaggio e il Cinquecento tedesco non avrei fatto le fotografie che faccio”, ripeteva spesso nelle sue interviste. Le sue foto dedicate ai grandi personaggi del cinema, da Roberto Benigni a Federico Fellini, da Ennio Morricone a Lina Wertmuller – solo per citarne alcuni – sembrano quadri di Rembrandt. Tra i suoi ritratti più celebri quello a Mario Monicelli, avvolto nella sciarpa rossa: “Mario Monicelli si atteggia a profeta, convincentemente”, scrisse di quel ritratto Vittorio Sgarbi. “Tutti quelli che ha fotografato sono suoi amici. Li conosce, ne conosce le opere, le storie, il carattere. Ama avvicinarsi con l’obiettivo a quello specchio dell’anima che sono gli occhi, a quelle rughe che raccontano le esperienze della vita e della mente”, scrisse Lina Wertmuller sul catalogo di “Nati Taranto”.