Arriva ufficialmente oggi, giovedì 19 dicembre il film Pinocchio di Matteo Garrone, una delle pellicole più attese del periodo natalizio e pronta a “bucare lo schermo”. Garrone ha deciso di mettersi alla prova sebbene la sceneggiatura sia estremamente fedele al romanzo. E sempre Garrone affronta in prima persona il cast strepitoso formato da Roberto Benigni nelle vesti di Geppetto. Tra gli altri anche Federico Ielapi, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Marine Vacht, Gigi Proietti e Massimiliano Gallo. Il trucco sarà uno dei motivi per i quali varrà la pena andare a vedere Pinocchio di Garrone. Per l’occasione è stato chiamato uno dei maggiori esperti di trucco protesico, Mark Coulier, due volte premio Oscar. Tra le altre operazioni insolite messe a segno da Garrone, partendo proprio dalle pagine del racconto come quella del Teatro dei Burattini e di Mangiafuoco, l’uso di un grande numero di attori affetti da nanismo. Magnifica poi la fotografia, a metà strada tra un quadro dei macchiaioli e una istantanea di Franco Fontana, che rende Pinocchio un vero e proprio libro fotografico.
PINOCCHIO DI GARRONE OGGI AL CINEMA: COME È NATO
Alla vigilia dell’approdo sul grande schermo di Pinocchio, Matteo Garrone, intervistato da Amica.it, ha spiegato quando è nato il suo amore per il personaggio al centro della pellicola: “Credo di aver iniziato a disegnare la storia di Pinocchio quando avevo sei anni. Per questo, come regista, per me era difficile resistere alla tentazione di farne un film. La sfida è stata quella di realizzare un’opera che potesse sorprendere e incantare insieme”. Indubbiamente il film ha dalla sua proprio la magia delle scene visive. In merito il regista ha spiegato: “Son partito dalle origini. Dai disegni di Enrico Mazzanti, il primo illustratore di Pinocchio. Lavorò insieme a Collodi. I suoi disegni sono stati il mio punto di partenza, poi son sicuramente stato influenzato dalla semplicità anche cromatica dei macchiaioli e dallo sceneggiato tv di Luigi Comencini del 1972. Soprattutto per certe atmosfere e il senso di povertà”. Oggi la storia di Pinocchio continua a piacere anche alle nuove generazioni in quanto “può essere letta in mille modi”, spiega Garrone. La sua mette al centro la storia d’amore tra un padre ed un figlio.