Sono sotto la lente di ingrandimento le case di proprietà del Pio Albergo Trivulzio di Milano, ed in particolare gli affittuari, spesso con canoni molto agevoli. Fra questi, come si legge sul Corriere della Sera, vi sarebbe anche il neo presidente dell’Inter Beppe Marotta, che pagherebbe 19mila euro all’anno di affitto, poco più di 1.500 euro al mese, per un’abitazione di 120 metri quadri in quel del quartiere Brera. Il problema è che secondo quanto stabilisce l’agenzia delle entrate, si tratterebbe di un alloggio che dovrebbe rendere più del doppio, almeno 42mila euro annui.



Fra gli inquilini della case del Pio Albergo Trivulzio di Milano anche Pier Filippo Giuggioli, presidente ell’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, che invece paga 32.500 euro annui per una casa da 200 metri quadri, il cui canone dovrebbe essere di circa 65.000. Ma anche il figlio dell’avvocato Rocco Fangia, Matteo, che invece sborsa 13.600 euro per un appartamento di 160 metri quadrati con un canone che dovrebbe essere di almeno il triplo.



PIO ALBERGO TRIVULZIO: L’ELENCO DI INQUILINI VIP

Il quotidiano di via Solferino si sofferma in particolare sull’elenco di personaggi noti che starebbero pagando canoni fuori mercato, tutto legale ovviamente, ma le cifre fanno per lo meno riflettere tenendo conto di quanto siano notoriamente alti gli affitti nel capoluogo lombardo. C’è ad esempio l’ex moglie di Vito Corrao, ex direttore sanitario del Pio Albergo Trivulzio che paga circa 600 euro al mese per un appartamento di 240 metri quadri in zona Magenta, a cui però vanno aggiunte le spese di ristrutturazione.

C’è poi Claudia Peroni, nota giornalista di sport motoristici, ma anche l’attrice Gaia Bermani Amaral, Daniela Volpi, ex numero uno dell’Ordine degli Architetti, l’odontoiatra Massimo Simion, ma anche società e aziende, per un lungo quanto ricco elenco. Sono finiti tutti sotto la lente di ingrandimento, un intero patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio pari a 1.248 alloggi, che dovrebbe ora confluire in un fondo con Invimit, così come riferisce il Corriere della Sera citando il commissario Francesco Paolo Tronca.

PIO ALBERGO TRIVULZIO: LE NOVITÀ PER RIPIANARE I DEBITI

Si cercherà di fare in modo che queste innumerevoli abitazioni possano fruttare di più, soprattutto tenendo conto del fatto che molto rendono meno, mentre circa un terzo sono attualmente sfitte, vuote e inutilizzate. Si tratta di un’azione necessaria visto che facendo fruttare meglio i 1.248 alloggi di cui sopra, si proverà a ripianare gli importanti debiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano, pari a 26 milioni di euro, e nel contempo, a potenziare le attività socio sanitarie dello stesso.

Nel frattempo bisognerà fronteggiare anche l’ondata di affittuari che hanno ricevuto la lettera di sfratto, chiedendo di essere tutelati, e il commissario Tronca ha fatto sapere che i cosiddetti utenti fragili, leggasi il 15 per cento del totale, saranno tutelati, mentre le procedure di sfratto verranno rinviate all’autunno, quindi fra circa un paio di mesi.