Notizia delle ultime ore è l’istituzione di una commissione d’inchiesta regionale in Lombardia per le morti sospette al Pio Albergo Trivulzio di Milano e l’assessore Giulio Gallera ha preso la parola nel corso della conferenza stampa di oggi sull’emergenza coronavirus. «Ieri abbiamo istituito due importanti commissioni di verifica, una delle quali sulle attività del Pio Albergo Trivulzio: vogliamo che l’opinione pubblica ed i cittadini sappiano ciò che è successo senza deformazioni e senza la mediazione da parte della stampa, visto che può anche rappresentare un’angolatura o una parte», le parole di Gallera, che ha poi evidenziato: «Abbiamo creato questo canale di informazione perchè l’informazione deve essere sempre completa e chiara, serve subito verificare i processi organizzativi e gestionali. Abbiamo chiesto al presidente dell’Orac di farne parte, il dottor Canzio, e abbiamo chiesto al Comune di Milano – il Pio Albergo Trivulzio è una delle due As di Milano – di nominare un membro in questa commissione di verifica, che dovrà giudicare in maniera oggettiva quanto successo». (Aggiornamento di MB)



PIO ALBERGO TRIVULZIO, COMMISSIONE D’INCHIESTA PER MORTI SOSPETTE

Pio Albergo Trivulzio, istituita una commissione d’inchiesta Regionale per stabilire quanto accaduto nella casa di cura di Milano, dove sono state registrate 70 morti sospette in questa fase di emergenza coronavirus. «Abbiamo deciso di istituire una Commissione per valutare con attenzione», ha annunciato ieri il governatore Attilio Fontana, mentre un’altra commissione si occuperà delle altre 15 Rsa che hanno ospitato pazienti Covid dimessi dagli ospedali, sulla base della delibera regionale dello scorso 8 marzo 2020.



Intervistata dal Tg1, un’infermiera ha raccontato: «Abbiamo dei colleghi infettati, alcuni sono in ospedale e ci sono stati anche dei decessi. Diversi pazienti sono stati inviati in ospedale, risultati positivi, rimandati in struttura. C’è stata una promiscuità. Le mascherine non le avevamo, ci è stato detto che non erano necessario». Un copione che potrebbe essersi ripetuto anche in altre strutture della Lombardia, questa la denuncia di Pietro Cusimano di Sanità Usb: «Il 20% dei nostri anziani sono morti», decessi riferiti ai mesi di febbraio e di marzo. Ma senza tamponi è impossibile capire se siano tutte vittime del virus, per questo motivo gli inquirenti hanno acquisito cartelle cliniche dei pazienti e documenti della Regione, come il piano pandemico del 2010 per affrontare l’influenza suina.



PIO ALBERGO TRIVULZIO, SALA: “COLLABORIAMO MA RESPONSABILITA’ REGIONE”

Nelle ultime ore si è acceso il dibattito politico su quanto accaduto al Pio Albergo Trivulzio di Milano, Matteo Renzi ha invocato un’indagine parlamentare: «Andrà fatta chiarezza con una commissione parlamentare di inchiesta che dovrà indagare sul Pio Albergo Trivulzio e sulle morti sospette o nascoste delle Rsa», le sue parole ai microfoni di Repubblica. In un video diffuso sui social network, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha evidenziato: «Dovremmo parlare di cos’è successo in tutte le residenze per anziani, non solo al Pio Albergo Trivulzio. La Regione ha deciso di avviare una commissione di verifica, mi ha chiesto di nominare un rappresentante ed ho scelto Gherardo Colombo, che ringrazio per la disponibilità».

Il primo cittadino dem ha poi aggiunto: «Collaboriamo con la Regione perché è necessario fare luce, ma mi permetto di ripartire da un concetto fondamentale: la sanità è responsabilità della Regione, non bisogna fare confusione su questo punto». Sala ha spiegato poco dopo: «Sul tema specifico il Pio Albergo Trivulzio è un’azienda di servizio alla persona e l’ente competente al suo controllo è l’Ats. Lo dice la legge regionale 1/2013 che sottolinea la competenza per la vigilanza e controllo con riferimento alla qualità e all’appropriatezza delle prestazioni».