Scoppia la polemica sul web, con particolare riferimento a Twitter, dopo l’intervista di Donatella Rettore andata in onda nella serata di venerdì 8 aprile 2022 a “Belve”, su Rai 2, e il collegamento diretto, fatto dal popolo dei social, con Pio e Amedeo, passando per Sangiovanni. Se la ricostruzione degli accadimenti sin qui vi pare confusa, non preoccupatevi: stiamo per rimettere a posto i tasselli della vicenda, al fine di restituirvela nella maniera più chiara e precisa possibile.
Ricorderete sicuramente quando, circa un anno fa, nell’ultima puntata di “Felicissima Sera” i due comici pugliesi fecero un monologo “forte”, nel quale toccarono vari temi come l’omosessualità e la diversità tra le razze, finendo al centro di una vera e propria discussione che sconfinò addirittura nell’universo politico, con il Pd che affermò: “Pensano di farci ridere sdoganando le parole n*gro e r*cchione”. Dichiarazioni che non sono finite nel dimenticatoio e che gli internauti, dotati di elefantiaca memoria, hanno rispolverato al momento giusto…
“PIO E AMEDEO CENSURATI, ALTRI NO”: ESPLODE LA POLEMICA
Così, dopo che ai microfoni di Francesca Fagnani Donatella Rettore ha affermato tranquillamente che “n*gro” si può dire e che la medesima nword trova spazio nel testo di una canzone di Sangiovanni, su Twitter è partita la crociata a sostegno di Pio e Amedeo. C’è, ad esempio, chi scrive: “Abbiamo fatto un caso, giustamente, con Pio e Amedeo perché non importa il contesto ma le parole e ora con Sangio cambia qualcosa? L’italiano è bello e vario e se vuoi parlare del pregiudizio lo puoi fare anche senza usare la nword“.
Oppure: “Pio e Amedeo ritenuti scomodi nel giustificare, legittimare e rivendicare la messa in atto di comportamenti razzisti, sessisti, misogini e omofobi in un Paese razzista, sessista, misogino e omofobo come l’Italia. Sangiovanni, ma ti svegli?”. Infine, accostando le foto di Rettore e Sangiovanni, qualcuno si è divertito ad affermare: “Ai miei figli dirò che questi erano Pio e Amedeo”…