Pio e Amedeo hanno intitolato il loro nuovo spettacolo “La classe non è qua”. Al pubblico dell’Arena di Verona la “raffinatezza” del celebre duo pugliese, pare proprio non importare. Per loro solamente risate, applausi e un vero tripudio. Fieri qualunquisti, nemici attivi del politicamente corretto, al grido di “L’ironia salverà il mondo” giocano sulle donne che vogliono tutto (“Una volta era diverso, ho chiesto a mia nonna: “Hai mai raggiunto l’orgasmo?”. Mi ha risposto: “Non mi sono mai mossa da qui”), sugli omosessuali, sui vegani, i sexy toys e i soldi in nero. Da Sanremo al sodalizio con Maria De Filippi il passo è stato breve. Pio D’Antini e Amedeo Grieco, si preparano a una stagione da protagonisti. Il 3 dicembre da Torino parte il tour nei teatri, poi il varietà su Canale 5 e il cinema: stanno scrivendo il film prodotto da Lorenzo Mieli. Possibile che neanche l’Arena di Verona vi intimorisca? Gli domandano tra le pagine de La Repubblica. “Siamo come gladiatori, a strapiombo sul palco. Non vedi la gente, l’inizio fa paura. Poi si accendono le luci e parti”. Sulla satira politica invece, confidato di averla strutturata per renderla fruibile ed accessibile a tutti “non come quella del collega Maurizio Crozza (…) noi facciamo satira per informare. Non tutti leggono il giornale o hanno il tempo per capire i continui sconvolgimenti”.
Pio e Amedeo: “Fieri qualunquisti!”
Pio e Amedeo parlano anche di un “nuovo” concetto di volgarità: “Il concetto di volgarità va esaminato. Sono molto più volgari quelli che speculano sul dolore in tv. In questo spettacolo ironizziamo sul fatto che in Italia non si può mai andare oltre: il politicamente corretto ha ucciso tutto. L’ironia invece può salvare il mondo”. Per il duo pugliese, il pubblico di seguaci si rispecchia in loro: “Si configura, si specchia. Capisce che siamo sinceri e siamo partiti dal nulla. Sa che crediamo in quello che facciamo. Prima di Telenorba c’era stata TeleFoggia: con una sola telecamera e tre ore a disposizione eravamo sempre alla ricerca della battuta. Una palestra”. Poi hanno precisato di non vergognarsi mai: “Perché dovremmo? Siamo il compagno di banco, l’amico del bar…”. Fieramente qualunquisti: “Sì e lo rivendichiamo, ci vuole coraggio, no?”. Nello show che andrà in onda su Canale 5 faranno le loro cose “ci stiamo lavorando. Ma saremo liberi, come sempre”.