Epilogo a sorpresa in casa Milan: l’arrivo del tedesco Rangnick come nuovo allenatore rossonero non si concretizzerà, il tecnico teutonico ha firmato il rinnovo di contratto con il Lipsia. L’agente del tecnico tedesco, Marco Kosicke, ha confermato le indiscrezioni alla Bild: “Il Milan e Ralf Rangnick hanno concordato che non è il momento giusto per lavorare insieme. Per questo motivo, tenendo conto dei buoni risultati con Pioli, è stato deciso che Rangnick non assumerà un ruolo nel Milan“. Si parla di un Rangnick non convinto della divisione dei poteri in casa rossonera, avrebbe voluto prendere in mano in prima persona un progetto tecnico ancora tutto da definire. Troppe indecisioni mentre Pioli in questo momento al Milan porta solo certezze. In molti si erano chiesti in questi giorni come fosse possibile vedere l’allenatore più brillante del post-lockdown messo alla porta a prescindere dalla bontà dei risultati. E dopo la vittoria contro il Sassuolo che tra l’altro ha garantito la partecipazione all’Europa League, è stato ufficializzato il rinnovo fino al 2022 di Pioli come allenatore del Milan: ha vinto la meritocrazia, ha detto qualcuno, di sicuro ha contato anche il “voto” di Zlatan Ibrahimovic, rigenerato dalla cura Pioli dopo gli anni americani.
PIOLI-MILAN FINO AL 2022: “CLUB SEMPRE CORRETTO CON ME”
Nel dopogara a Reggio Emilia, Stefano Pioli ha manifestato tutta la sua soddisfazione per l’ufficialità della prosecuzione del suo matrimonio con il Milan. “Sono felice e orgoglioso della fiducia che ho ricevuto dal Milan. Voglio ringraziare tutti, compresi i nostri fan, che ci mancano molto allo stadio, ma con cui siamo sempre vicini e solidali. Come ho detto molte volte, il nostro futuro è oggi. Dobbiamo restare concentrati e determinati, essere uniti, essere una vera squadra. Siamo all’inizio di un percorso straordinario. Se continuiamo a lavorare in questo modo, cresceremo ancora e saremo sempre più competitivi,” ha commentato il tecnico, che ha sottolineato come il Milan, anche nelle settimane in cui l’arrivo di Rangnick sembrava scontato, è stato sempre corretto nei suoi comportamenti. “Il club con me è stato corretto. Nei colloqui individuali mi hanno sempre detto che non c’era nulla di definitivo, che le valutazioni sarebbero state fatte a bocce fermo. Io ho pensato a lavorare in un ambiente straordinario che è Milanello, dove tutti hanno il Milan stampato dentro. Ho sempre parlato con Gazidis. Ha avuto un colloquio individuale con me prima della partita col Genoa, quando erano uscite delle voci e mi aveva garantito che non era stata presa alcuna decisione e che sarebbe stato valutato il lavoro fino alla fine. Ci speravo, sto bene qui e volevo continuare il lavoro perché è solamente all’inizio.“