In collegamento con La Repubblica delle donne su Rete 4, Pippo Baudo si rende protagonista di un simpatico racconto che ha due illustri protagonisti: Claudio Villa ed Enrico Berlinguer. È la domanda di Piero Chiambretti a dare il via al racconto: “Negli anni ’60 il comunismo è stato al centro anche della musica italiana. Un grande militante è stato Claudio Villa che però ad un certo punto passò alla Democrazia Cristiana” racconta il conduttore, lasciando la spiegazione della vicenda a Baudo. “Claudio era comunista, dichiarato comunista, tanto che lo diceva a tutti. – esordisce Baudo, che continua – Poi una mattina mi ha telefonato e mi ha detto ‘Vestiti subito e vieni in Campidoglio, sei il mio testimone di nozze’. Cos’era accaduto? Che doveva essere suo testimone Enrico Berlinguer, il quale per motivi politici aveva detto ‘Non posso venire, verrò all’intrattenimento che ci sarà’.”



Pippo Baudo: “Ecco perché Claudio Villa smise di essere comunista”

Pippo Baudo prende allora il posto che avrebbe dovuto essere di Berlinguer e in studio racconta: “Io allora mi sono presentato elegante e ho fatto il testimone del matrimonio di Claudio Villa. Poi siamo andati a mangiare a Trastevere e si aspettava l’arrivo di Enrico Berlinguer.” L’epilogo, con tanto di spiegazione del cambio di rotta politico di Claudio Villa, arriva proprio adesso: “Ha squillato il telefono, quelli appesi al muro che si usavano una volta, ed era il segretario di Enrico Berlinguer che comunicava che purtroppo non sarebbe venuto nemmeno alla festa. – racconta Baudo, che così conclude – Claudio si arrabbiò allora moltissimo, dette un calcio alla torta e disse ‘Vi comunico che d’ora in poi non sono più comunista!'”

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