Pippo Baudo salva Pino Pagano dal suicidio a Sanremo 1995

Pippo Baudo e la storia del tentato suicidio di un uomo durante il Festival di Sanremo 1995. C’è anche questo momento nello speciale “Papaveri e Paprika” di Massimiliano Canè in onda nello spazio dedicato a Techetechetè. Spazio ad imprevisti, papere ed esibizioni sopra le righe andate in scena al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, la kermesse canora per eccellenza della televisione italiana.



Tra i vari imprevisti una menzione particolare merita il tentato suicidio di un uomo che, durante il Festival di Sanremo 1995, si siede a penzoloni su una balconata del Teatro Ariston di Sanremo pronto a lanciarsi giù. Inizialmente tutti pensarono ad uno scherzo, ma in realtà così non è stato. Pippo Baudo, presentatore e direttore artistico, fu costretto ad intervenire per salvare la vita di quell’uomo di nome Pino Pagano, ma il dubbio sulla realtà o meno di quel gesto è rimasto ancora oggi. A distanza di anni l’uomo ha raccontato di essere stato pagato per quel folle gesto ben 20 milioni delle vecchie lire e di aver fatto qualche lavoretto proprio grazie alla popolarità scaturita da quel gesto.



Tentato suicidio a Sanremo 1995 tra mito e realtà, il protagonista Pino Pagano:”Tutto organizzato”

Il tentato suicidio andato in scena al Festival di Sanremo 1995 di Pippo Baudo è stato tutto orchestrato. A rivelare questa verità è stato il diretto protagonisti Pino Pagano, l’uomo che si espose sulla balconata del Teatro Ariston di Sanremo pronto a lanciarsi nel vuoto. Dopo anni e anni da quel gesto, l’uomo ha raccontato la sua versione dei fatti dalla pagine di Vanity Fair dichiarando: “feci una cazzata di cui mi sono pentito. Potessi tornare indietro, non la farei più” – e precisando a gran voce – “se volevo suicidarmi veramente, andavo al primo ponte, mica a Sanremo”. L’uomo non nasconde che a spingerlo a fare quel gesto era la ricerca di lavoro e popolarità; entrambe le cose sono venute dopo quel gesto che l’uomo ha messo a punto con lo zampino proprio della produzione della kermesse. “Non ho contattato direttamente Pippo, ma persone vicine a lui” – ha rivelato l’uomo che parlando proprio di Pippo Baudo ha aggiunto: “promise di aiutarmi. Si fece dare 500 mila lire e me le consegnò. “Per il cappuccino”, disse”.

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