Pippo Baudo non è solo il re della televisione italiana, colui che ha ‘inventato’ decine di artisti che adesso affollano il piccolo schermo o le classifiche della musica italiana, ma è anche l’ex marito di Katia Ricciarelli, da questa sera concorrente del Grande Fratello Vip 2021. Da questa sera in poi sembra che Pippo Baudo, ormai da qualche anno lontano dai riflettori veri e propri, dovrà fare i conti con quello che potrebbe venire a galla del suo rapporto con l’amata moglie dalla quale, però, nel 2004 divorziò dopo quasi venti anni insieme.



Cosa riuscirà a raccontare la donna di sè e, quindi, del suo rapporto con il marito, e cosa non potrà dire? I due si sono sposati il 18 gennaio 1986 e si sono sperati nel 2004 anche se il divorzio ufficialmente è arrivato tre anni dopo. Dal loro matrimonio non sono nati dei figli anche se, ospite da Francesca Fagnani nel programma le Belve, ha rivelato che all’inizio della loro relazione, quando lei rimase incinta, lui le chiese di abortire. Da allora i figli non sono mai arrivati e anche se lei ha ammesso di averne sentito la mancanza sa bene che l’accanimento non avrebbe portato a niente.



Perché è finito il matrimonio con Katia Ricciarelli?

Riguardo alla fine del loro matrimonio, lui fino a questo momento ha sempre tenuto la bocca cucita mentre lei ha spiegato che alla fine qualcosa si è rotto anche se in questo caso ha deciso di ‘spostarsi più in là’. Fino a questo momento molti dettagli sulla loro vita insieme non sono venuti a galla, riusciranno a fare lo stesso anche nelle prossime settimane? Pippo Baudo non si vede spesso in tv ultimamente, sembra che viva con i risparmi di una vita e con la sua pensione (che dovrebbe essere poco inferiore a 1000 euro) ma proprio qualche mese fa è tornato a parlare del Festival di Sanremo.



Il conduttore ha all’attivo ben tredici conduzioni della kermesse canora e in un’intervista a Libero ha rivalto che Raniero di Monaco una volta lo chiamò per proporgli di fare il Festival di Sanremo nel suo Principato e che lui all’epoca bocciò questa idea e per evitare che il format venisse ‘rubato’, chiamò Leo Pippione, l’allora sindaco della città, per cambiare il nome dell’evento in Festival della canzone italiana di Sanremo. Un altro salvataggio di cui andare fiero, cosa scopriremo di lui nei prossimi giorni?