Pippo Baudo, la “storica” accusa dal presidente Rai Enrico Manca: “Sei nazional-popolare…”

La storia di Pippo Baudo è spesso considerata all’unisono con la Rai; effettivamente, il suo ruolo imponente per il piccolo schermo è in larga parte legato alla rete pubblica. Eppure, non molti conoscono un aneddoto che risale a quasi 40 anni fa, esattamente al 1987. In quella data le strade tra Pippo Baudo e la Rai sembravano volersi separare per lungo tempo ma alla fine, quel cambio di rotta, fu particolarmente breve. Era il 6 gennaio di quell’anno, il conduttore si apprestava a chiudere la stagione di Fantastico 7, quando l’allora presidente della Rai si lasciò andare ad una considerazione non proprio apprezzata da Pippo Baudo.



Pippo Baudo venne definito da Enrico Manca – ex presidente della Rai – “nazional-poplare”, con tanto di aggiunta per evitare fraintendimenti: “…E non lo si prenda come un complimento“. Il conduttore catanese se la legò al dito, come si suol dire, e nell’autunno del 1987 decise di passare alla Fininvest, oggi conosciuta come Mediaset. Prima di ultimare il suo passaggio rispose per le rime all’allora presidente della rete pubblica: “Mi sforzerò di fare programmi regionali e impopolari…”. Ebbene, quel clamoroso divorzio tra Pippo Baudo e la Rai durò ben poco ma fu solo uno dei tanti aneddoti che mettono in evidenza lo spessore e il carisma del conduttore.



Pippo Baudo, lo “scontro” con Mike Bongiorno a colpi di show

Tra gli aneddoti più curiosi e legati alla figura di Pippo Baudo, impossibile non annoverare la presunta rivalità con Mike Bongiorno. Anche oggi, con le nuove generazioni di personaggi televisivi, è possibile percepire una sorta di concorrenza tra reti avversarie. Tra rumor e ruggini reali, la battaglia a colpi di share è dunque una costante del piccolo schermo. Come anticipato, anche Pippo Baudo è stato per lungo tempo protagonista, seppur per finzione, di una faida televisiva con il grande e compianto Mike Bongiorno.



Mike Bongiorno, sicuramente al pari di Pippo Baudo, è tra i “padri fondatori” della televisione che conosciamo oggi. Condividono gli albori, il ruolo inestimabile ma soprattutto la capacità di aver innovato il piccolo schermo a ridosso degli anni. Eppure, per anni si è parlato di un’ipotetica rivalità tra i due soprattutto nei periodi di maggior successo per entrambi. I due conduttori andavano avanti a colpi di share, tra programmi iconici, ospiti d’eccezione e spettacoli imperdibili. Il pubblico è sempre stato diviso ma nessuno dei due si è mai arreso alla presunta competizione. Fu lo stesso Pippo Baudo però – come racconta il Corriere della Sera – a rivelare, seppur velatamente, che quella rivalità era quasi stata costruita ad hoc. Tra i due c’era grande affetto, e le “battaglie” televisive erano senza dubbio uno stimolo più che apprezzato per entrambi.