Pippo Baudo e il commosso ricordo di Toto Cutugno: “I suoi pezzi avevano un successo mondiale”
La scomparsa di Toto Cutugno ha lasciato di stucco tutti, dagli addetti ai lavori agli appassionati, passando per colleghi, amici e persone a lui care. Il valore del cantautore non era solo artistico, ma anche culturale. Con le sue canzoni ha lanciato messaggi di ogni tipo facendo da specchio alla società, ai suoi cambiamenti e alle mille sfaccettature della vita quotidiana. Nel merito della carriera musicale, spiccano le 15 presenze sul palco del Festival di Sanremo; in molte di queste esperienze il suo cammino si è incrociato con un’altra icona dello spettacolo italiano, Pippo Baudo.
“Avevamo un ottimo rapporto cementato negli anni; io l’ho sempre fortemente voluto nei miei programmi, Sanremo e non solo ma non per simpatia, che pure non nego ci fosse, ma perché lui ha sempre portato pezzi importanti capaci di riscuotere un successo mondiale”. Queste le parole di Pippo Baudo – intervistato da La Stampa – in riferimento alla triste scomparsa di Toto Cutugno. L’iconico conduttore del Festival di Sanremo ha voluto anche sottolineare la risonanza del cantautore all’estero: “Cutugno era adorato all’estero, non solo in Russia, e amatissimo da grandi artisti. Tra le sue uscite eccezionali dobbiamo assolutamente parlare di quando Ray Charles cantò ‘Gli amori’, appunto di Cutugno; una interpretazione meravigliosa”.
Pippo Baudo, gli aneddoti su Toto Cutugno: da “eterno secondo” a Sanremo ai consigli sulle canzoni
“Se possiamo dire che Cutugno era un ‘italiano vero’? Certo che possiamo, anzi, dobbiamo. Quella canzone è un capolavoro che all’estero cantano tutti”. Continua così Pippo Baudo nell’intervista rilasciata a La Stampa che, nel raccontare l’inestimabile valore del cantautore, delinea pregi e difetti tra arte e spessore umano. “I lati deboli e quelli vincenti in lui combaciavano; era tenero e fragile, mai sicuro di quello che faceva. Questo rappresentava la sua forza e, appunto, la sua devolezza… Io l’ho conosciuto in un momento particolarmente felice, mi presentò suo figlio, ne era orgogliosissimo“. Sull’etichetta di “eterno secondo” al Festival di Sanremo, il conduttore ha spiegato: “Come l’aveva vissuta? Io penso che alla lunga sia stato un bene e io glielo ripetevo spesso”.
Avviandosi verso la conclusione dell’intervista, Pippo Baudo ha svelato alcuni dettagli del rapporto con il compianto Toto Cutugno, soprattutto nel merito di eventuali consigli. “Le canzoni dei miei programmi le ho ascoltate sempre prima. A volte ho suggerito modifiche; l’ho fatto anche con Toto e lui mi ha dato ascolto. Lui nell’Olimpo dei cantanti pop? Ci sta in piena luce, un posto che si è meritato nel corso di tutta la sua carriera d’artista“. Infine, il conduttore confessa: “Vorrei tanto che il pubblico continuasse a volergli bene, se lo merita. Chi può essere considerato il suo erede? Mai averne”.