Pippo Franco ha 80 anni ma ad oggi non si è mai fermato. E’ quanto rivelato dallo stesso attore e showman a Specchio ammettendo: “Oggi scrivo, partecipo anche a convegni e convention e mi rendo conto che c’è una parte della popolazione che apprezza ancora un certo modo di fare intrattenimento, molto più acuto e intelligente di quanto si riesca a fare oggi”. Sebbene abbia attraversato diverse generazioni, Pippo Franco è ancora riconosciuto da tutti. Della sua vita, dice, “non mi sono fatto mancare niente”. Dopo gli esordi come disegnatore di fumetti, l’artista ha intrapreso la carriere musicale incidente ben dieci album. La sua svolta però arriva grazie al cabaret ed al Bagaglino.
Dalla tv al teatro, passando per il cinema il successo è immenso e Pippo Franco diventa ben presto il precursore e protagonista della commedia all’italiana. Oggi è il primo a riderci su quando ripensa a come è nata la sua avventura al cinema: “Luciano Martino è stato il primo produttore che ha creduto in me”, dice, “però mi rifilò un tiro mancino”. Alla fine delle riprese, infatti, cambiò il titolo: “Se avrei saputo che era quello, non avrei partecipato, ci rimani malissimo”. Il riferimento è a “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda”, un successone.
PIPPO FRANCO, IL SUO RAPPORTO CON LA TV OGGI
Pippo Franco negli anni è riuscito a stabilire un rapporto di forte affetto anche con gli Usa. Oggi però, per lui è tempo di riflessione: “Noi facevamo satira e ironia, ma dietro c’erano contenuti mediati”, dici. “Oggi sarebbe difficile fare quello che si faceva ieri, il mondo dello spettacolo è rimasto fermo da mesi per il virus e la televisione ormai è al massimo un giochino in cui puoi fare una ospitata una volta con lo show guidato dal presentatore di successo”, dice, “ma non puoi più pensare a programmi che vadano avanti anche decenni come erano i nostri”. Secondo Pippo Franco, tutto sarebbe iniziato a cambiare a partire dagli anni Novanta: “Oggi gli italiani si riconoscono al massimo nell’apericena. Domina la tecnologia e furoreggiano i social”, osserva. E quando gli vengono citati i Maneskin dice: “Bravi, però sono la testimonianza evidente di quanto tutto sia cambiato nel giro di pochissimo tempo, anche nel mondo dello spettacolo”.