Pippo Franco potrebbe finire a processo per la vicenda del green pass: la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il comico 84enne, accusato di aver ottenuto un falso certificato di vaccinazione contro il Covid per poter ottenere la cosiddetta attestazione verde. Ma non è l’unico coinvolto nella vicenda, perché altre 27 persone rischiano il processo, in parte sono coinvolti in un altro filone dell’inchiesta. Ad esempio, nel caso di 10 indagati l’accusa è di aver cercato di ottenere la documentazione medica in maniera indebita per arrivare al permesso Ztl ed entrare così nelle zone a traffico limitato senza il rischio di incappare in multe.



L’anello di congiunzione delle due inchieste sarebbe il dottore Natale Cirino Aveni, il quale si sarebbe attivato per soddisfare le esigenze di chi necessitava del green pass e del permesso Ztl. Questo secondo filone d’inchiesta è più complesso anche perché l’accusa è di aver truffato lo Stato. In questo caso rischiano il processo anche una ex dirigente della Asl Rom1.



PIPPO FRANCO E LO SCANDALO FALSI GREEN PASS

Tornando a Pippo Franco, che è difeso dall’avvocato Paolo Gallinelli, rischia di finire a processo insieme alla moglie Maria Piera Bassino e al figlio Gabriele Franco. In base a quanto asserito dalla procura di Roma, nell’estate di tre anni fa il medico avrebbe riportato di averli tutti vaccinati, poi avrebbe caricato le certificazioni, ritenute false dalla procura, nel sistema regionale, consentendo così che venissero rilasciati le certificazioni verdi a coloro che non ne avevano alcun diritto.

Il caso era scoppiato dopo i controlli dei Nas, i quali avevano riscontrato una difformità tra le dosi di vaccino somministrate e quelle che aveva ricevuto: infatti, al medico erano state consegnate 20 fiale di vaccino, quindi erano possibili 120 dosi circa, eppure aveva dichiarato di aver effettuato 156 vaccinazioni.



CHIESTO PROCESSO ANCHE PER DE LUCA

In riferimento a ciò, la procura capitolina ha chiesto il processo anche per il medico Antonio De Luca – noto come riportato dal Corriere per aver avuto in cura in passato Virginia Raggi, Valeria Marini e Vittorio Sgarbi – e per un altro attore, Pierluigi Concilietti. L’udienza è prevista il 3 febbraio del prossimo anno: il gip Francesco Patrone dovrà decidere se mandare Pippo Franco e gli altri indagati a processo.