Pippo Franco, attore comico e candidato alle elezioni di Roma a sostegno dell’aspirante sindaco del Centrodestra, Enrico Michetti, è intervenuto sull’edizione de “La Verità” in edicola oggi, lunedì 13 settembre 2021. Una candidatura che ha suscitato molte chiacchiere, anche negli ambienti politici, tanto che uno degli sfidanti, Carlo Calenda, ha twittato: “Amici, qui abbiamo Viperetta con la Raggi, Pippo Franco con Michetti. O Michetti con Pippo Franco. Suggerimenti per una o più candidature di contrasto a cotanto fulgore?”.



Franco, tuttavia, non si è detto infastidito per questa ironia fatta sulla sua persona, in quanto non segue queste cose, “non le leggo. Se me tirano er pomodoro, non m’hanno preso…”. L’artista ha poi rivelato che è stato Michetti in persona a convincerlo a schierarsi al suo fianco nella tenzone politica: una conoscenza, la loro, nata ai tempi di Radio Radio e portata avanti negli anni. Peraltro, già nel 2006 Pippo Franco scese in politica con la Democrazia cristiana per le autonomie: “Il partito era nato tre mesi prima, era un’unione tra socialisti e democristiani. Io, naturalmente, mi candidavo per la parte democristiana. Don Pierino Gelmini, che aiutavo nelle straordinarie cose che ha fatto per salvare tante vite, mi suggerì di candidarmi in questo improbabilissimo partito…”.



PIPPO FRANCO: “SONO DEMOCRATICO E ASCOLTO TUTTI”

Pippo Franco, oggi, si definisce un democratico, difensore della democrazia e dell’ascolto di tutti: “Oggi – ha affermato su ‘La Verità’ – assistiamo a una contraddizione esplodente: tutti pensano di avere ragione. O almeno, quelli che vanno in televisione”. Poi, in riferimento alla situazione della Capitale, l’attore ha sottolineato che non basterebbero due mandati per risolvere tutti i problemi che la caratterizzano: “Infatti, la mia candidatura si è limitata a una sola area d’azione, l’assessorato alla Cultura. Più che altro, vorrei essere un consulente, un esperto al servizio dell’assessore. Verrei subito dopo Vittorio Sgarbi”.

Alla domanda sulla Fede, Franco ha risposto che è stata per lui determinante, mentre sulla questione vaccini, ha chiesto di passare al quesito successivo: “Mi spiace, non dico se ho fatto il vaccino. Sono vantaggi che non do a nessuno: se dici sì c’hai dei nemici, se dici no ce n’hai altri… Torno a dire che amo la democrazia. La quale include la democrazia del pensiero. Qui uno dice una cosa, un altro ne dice un’altra. Le contraddizioni sono esplodenti e viviamo soltanto di emergenze. Oggi è tutta un’emergenza”.