Pippo Inzaghi e il celeberrimo dito nel sedere di Rachid Neqrouz: un episodio troppo famoso per non essere ricordato nel corso di una diretta Instagram. Christian Vieri, autentico mattatore del nuovo passatempo social, è tornato a parlare con il suo compagno di reparto in nazionale; i due nei club hanno giocato insieme solo sei mesi al Milan, mentre SuperPippo era stato acquistato dalla Juventus, nel 1997, proprio per sostituire Bobo volato all’Atletico Madrid. Ecco: nella prima stagione bianconera dell’attaccante piacentino, il 19 ottobre, al San Nicola si gioca Bari-Juventus: Inzaghi, schierato titolare da Marcello Lippi, viene sottoposto alla marcatura del marocchino Neqrouz, che i galletti avevano acquistato in estate. La partita finirà 5-0 per gli ospiti: autorete del compianto Klas Ingesson, doppietta di Zinedine Zidane, sigillo di Alex Del Piero e, al 90’, altro autogol questa volta a firma di Luigi Garzya. Una passeggiata per la Juventus: Inzaghi, autore di 4 gol nelle cinque giornate precedenti, pur in una goleada rimane a secco e la partita diventerà celebre per la querelle con Neqrouz.
Il quale, diciamolo, già all’esordio in Serie A era stato oggetto di critiche da parte di Gabriel Batistuta che, nonostante la doppietta, spesso e volentieri si era lamentato con l’arbitro; venne poi fuori, riguardando le immagini, che per irretire gli avversari (almeno, così dovrebbe essere) Neqrouz era solito “palpeggiare” il loro fondoschiena. Inzaghi peraltro lo sapeva: nella diretta Instagram con Vieri ha ammesso di essere stato avvisato di come il marocchino praticasse il “rito” anche in nazionale. Lui, SuperPippo, non ci voleva comunque credere. Eppure, così andò: anzi, pure peggio. A fine primo tempo Inzaghi chiese a Lippi di essere sostituito, altrimenti “gli avrei tirato una gomitata”. Il perché? Al primo contrasto Neqrouz, secondo il racconto dell’attaccante, gli tirò una botta sulle… parti basse. E, per di più, il difensore del Bari “ha passato tutta la partita a toccarmi le p*lle, mi aveva talmente innervosito che non ho toccato un pallone”. Inzaghi ha poi detto che per la partita di ritorno avvisò Paolo Montero, conosciuto andare dritto al sodo: e, ironia della sorte, al Delle Alpi il gol decisivo lo avrebbe segnato… Neqrouz ma nella porta sbagliata, per la vittoria di una Juventus che sei giorni prima ne aveva presi 3 a Firenze.
Neqrouz, al netto di questo episodio (non il primo e non l’ultimo) a Bari è stato un giocatore importante: ci è rimasto per sei stagioni giocando un totale di 159 partite e segnando anche 6 gol. Con il Marocco ha disputato i Mondiali del 1994 e 1998; nel 2000 Eugenio Fascetti gli ha assegnato la fascia di capitano; Neqrouz è stato anche importante per la crescita di Antonio Cassano, come veterano della squadra ed essendo appunto il suo capitano nella stagione della definitiva consacrazione (quella prima di passare alla Roma). Per quanto riguarda Inzaghi, dopo quella partita incriminata avrebbe segnato altri 14 gol in campionato trascinando la Juventus al secondo scudetto consecutivo, ma la squadra avrebbe perso un’altra finale di Champions League (contro il Real Madrid); SuperPippo sarebbe rimasto in bianconero fino al 2001, tanti gol ma un feeling mai davvero sbocciato anche a causa di un rigore sanguinoso sbagliato nel suo ultimo anno (e che avrebbe potuto regalare lo scudetto poi vinto dalla Roma). Al Milan avrebbe trovato la sua giusta dimensione e la leggenda, ma quel dito di Neqrouz nel sedere non lo avrebbe mai dimenticato.