Pippo Inzaghi, ex bomber di Milan, Juventus e Atalanta, ma anche attuale allenatore di calcio, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni del quotidiano Il Messaggero in cui ha parlato di calcio, di mercato e delle prospettive per la stagione di Serie A 2023-2024. Le prime parole sono sulle dimissioni choc di Roberto Mancini, ex ct della nazionale italiana: «Non mi hanno sorpreso e neanche scosso ma non partecipo ai processi collettivi. Se ha agito così avrà avuto le sue buone ragioni, che non dobbiamo giudicare dall’esterno. Alla fine l’Italia ha trovato il miglior allenatore in circolazione, Spalletti, e Roberto è andato ad allenare in Arabia. Ognuno ha avuto quello che desiderava ma non dimentichiamo mai che l’ex ct ha vinto con la Nazionale un titolo europeo che nessuno si aspettava». Al posto del Mancio è arrivato appunto Spalletti, il cui primo “rebus” sarà la scelta dell’attaccante titolare: «Ma vogliamo ancora discutere uno come Ciro Immobile? Siamo davanti al più grande attaccante italiano degli ultimi otto-dieci anni. Oltre 200 gol in sei o sette stagioni con la Lazio: ma di cosa parliamo, perché ancora qualcuno lo contesta? Spalletti, che adotta lo stesso modulo di Sarri, ripartirà da lui, ma non solo».



Si parla quindi di un collega bomber come Romelo Lukaku, protagonista del mercato estivo e alla fine sbarcato a Roma, di cui Pippo Inzaghi spiega: «L’effetto di Lukaku alla Roma può essere lo stesso che ha avuto in quella città Batistuta. Ve lo ricordate? La spinta verso lo scudetto la dettò proprio l’arrivo dell’argentino. Si accese la piazza e anche la squadra. Io dico che Lukaku, in coppia con Dybala, può portare Mourinho in zona scudetto, poi non so se riusciranno a vincere. Il belga non poteva scegliere una piazza migliore se cercava stimoli e apprezzamenti».



PIPPO INZAGHI: “LA JUVENTUS NON HA LO STRESS DELLE COPPE”

E a proposito di scudetto, Pippo Inzaghi vede una favorita su tutte: «Scambio fra Valhovic e Lukaku non lo avrei mai fatto, e infatti nemmeno la Juve è andata fino in fondo a questa trattativa. Ha lasciato Romelu alla Roma e si è tenuta il serbo, che è bravissimo: ha solo bisogno di maturare e di crescere in un ambiente molto difficile. La partenza è stata positiva e questo mi fa pensare che la Juve abbia un vantaggio rispetto alle sue rivali. Di non fare le coppe, almeno per un anno. Allegri guadagna energie fisiche e mentali, perché ogni partita di Champions è uno stress. Credetemi, anche un viaggio in areo può diventare pesante per una squadra. Juve in prima fila, secondo me». Chiusura sul suo Milan in vista del derby del weekend: «Simone è mio fratello, sono felice che finalmente abbia i riconoscimenti che merita. Se l’Inter di questi tempi vince un derby, soffro di meno, ovvio».

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