PISA BARI SUB IUDICE: RISULTATO NON OMOLOGATO

L’Italia del calcio continua a stupire. Se è di poche ore fa la notizia circa un possibile, ulteriore deferimento del Siena che, nel girone B di Serie C, stravolgerebbe il tabellone dei playoff – e infatti domenica è molto difficile che si giochi il primo turno – e se la Juventus si è vista rifilare 15 punti di penalizzazione, poi ne ha ottenuto la cancellazione ma potrebbe avere sanzioni ancora più pesanti (ma chissà quando) tenendo con il fiato sospeso quasi tutte le squadra di Serie A, adesso arriva la notizia che il Giudice Sportivo non ha omologato il risultato di Pisa Bari, partita andata in scena la scorsa domenica per la 34^ giornata di Serie B.



Intanto, bisogna certamente ricordare che il risultato è stato di 2-1 in favore dei pugliesi che, espugnando l’Arena Garibaldi all’ultimo respiro, hanno mantenuto aperta una bella porta sulla promozione immediata, mentre il Pisa ha perso una bella occasione per blindare la sua qualificazione ai playoff. Invece, il risultato della partita non è ancora stato omologato e c’è il rischio (remoto, ma pur sempre esistente): il motivo? L’azione che ha portato al rigore decisivo, trasformato da Mirco Antenucci in dirittura d’arrivo.



PERCHÉ PISA BARI NON È OMOLOGATA?

Ecco il fatto: l’arbitro, il signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como, ha intercettato il pallone nel corso di un’azione del Bari. Il regolamento direbbe, a differenza di quanto accadeva fino a poco tempo fa, che il gioco deve essere immediatamente fermato per essere poi fatto ripartire scodellando il pallone; il direttore di gara invece ha fatto proseguire, pochi secondi dopo è arrivato il rigore e il Bari ha vinto la partita. Il Pisa chiaramente ha protestato subito: lo ha fatto in campo, lo ha fatto anche attraverso gli organi competenti nelle ore seguenti.



Il Giudice Sportivo gli ha dato ragione, ma adesso si apre un bel problema: quando si ripeterà Pisa Bari, se si dovrà ripetere? La Serie B deve già vivere un turno infrasettimanale, il rischio è che le squadre completino la loro stagione regolare senza davvero sapere quale sia la posizione in classifica, il che potrebbe significare un possibile traguardo (promozione o playoff, appunto) da definire a tavolino, in buona sostanza. Insomma: ancora una volta uno dei nostri campionati di calcio deve vivere ore, giorni e settimane di incertezza, con buona pace dei diretti interessati. Resta appunto da capire come finirà questa vicenda surreale…