Il Pistoia Blues Festival giunge al suo 40esimo appuntamento e, per festeggiare degnamente questo prestigioso traguardo, una delle oramai storiche kermesse musicali dell’estate italiana propone per l’edizione 2019 una serie di novità oltre a un cartellone di concerti di tutto rispetto: sul palco di Piazza Duomo della cittadina capoluogo di provincia della Toscana, sempre suggestiva cornice per le serate in musica, infatti non si alterneranno solo alcuni dei nomi più importanti a livello internazionale del mondo delle cosiddette “blue note” (ovvero di quelle note dal sapore triste e tendente al nostalgico della tradizione afro-americana) ma pure artisti pop di fama internazionale e generi che fanno della contaminazione la propria parola d’ordine, in modo quindi da soddisfare proprio tutti i palati. E per l’edizione che si appresta a cominciare (si parte ufficialmente questo venerdì 5 luglio per poi chiudere i battenti il mercoledì 10) sono anche altri gli eventi collaterali e le iniziative pensate dall’organizzazione, oltre alla musica live, che daranno lustro al quarantennale della rassegna pistoiese.



LA STORIA DEL PISTOIA BLUES FESTIVAL

La 40esima edizione di Pistoia Blues Festival ha un grande valore simbolico dato che testimonia della longevità di un evento che, a differenza di altri, è riuscito a rinnovarsi nel corso del tempo e a superare delle fisiologiche difficoltà che ad un certo punto ne avevano minato la sopravvivenza. Nato nel 1980 grazie a Raffaele Barki e all’associazione “Isola del Tonal” che questi presiedeva (presentandosi come la prima kermesse tricolore dedicata a questo genere), si è sempre svolto di luglio nell’arco di una manciata di serate e tutti gli appassionati ricordano proprio la prima edizione che vide esibirsi niente meno che B. B. King, Fats Domino, Dizzy Gillespie e Muddy Waters, oltre a un Pino Daniele “ospite d’onore” tra gli italiani. Nel corso della sua storia sono stati comunque diversi i nomi di richiamo del blues che hanno scelto Pistoia come tappa estiva dei loro tour italiani ed europei: dopo la crisi di metà Anni Ottanta, il Pistoia Blues Festival è rifiorito tanto da essere gratificato un anno della diretta Rai o della presenza sul palco, ad esempio, di Steve Ray Vaughan e della Blues Brothers Band che proprio qui si riunì per la prima volta dopo la morte dell’indimenticato John Belushi. Pian piano, col tempo, l’appuntamento ha cominciato anche ad aprirsi al rock e al soul, con contaminazioni anche jazz, fino ad assumere il format odierno e che, dal 2015, prevede pure la realizzazione di una compilation chiamata “Pistoia Blues Next Generation”, pubblicata sotto etichetta Vrec.



I PROTAGONISTI DELL’EDIZIONE 2019

Ma quale sarà la line-up che si esibirà in Piazza Duomo per il Pistoia Blues Festival 2019, ricordando che questo sarà solo il “mani stage” e che altri concerti minori si svolgeranno presso le Piazze Gavinana, Dello Spirito Santo, Della Sala, Dell’Ortaggio e Papa Giovanni XXIII? L’opening è affidato al rock dei Black Stone Cherry (ingresso gratuito: anche Ana Popovic e i Lambstone tra gli altri) del 5 luglio per quella che sarà una vera e propria “Notte del Blues”, mentre la serata successiva sarà il turno dei Thirty Seconds To Mars del frontman e attore Jared Leto. Il 7 luglio si esibiranno invece Robert Ford ed Eric Gales, mentre lunedì 8 ecco il pop-rock di Noel Gallagher con i suoi High Flying Birds; il “main stage” poi riposerà il 9 luglio in attesa dello show conclusivo del 10 con Ber Harper & The Innocent Criminals. I giorni del festival saranno comunque animati anche da una mostra a tema presso il Palazzo del Governo, e che sarà visitabile a titolo gratuito, dove saranno esposti alcuni degli scatti più belli relativi agli artisti che negli ultimi 40 anni hanno dato lustro a Pistoia. Inoltre quest’anno a farla da protagonista sarà pure la street art con un contest aperto a tutti (e il cui termine per candidarsi era stato fissato al 5 luglio) al fine di far diventare alcune strade lo spazio in cui esprimere -non solo con la pittura, i graffiti e i murales ma pure in musica- la propria creatività sempre sul tema della cultura blues, dando un nuovo dinamismo e “colore” alla città toscana.

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