Eni ha avviato un progetto per la liquefazione di gas dalla Repubblica del Congo che vale 5 miliardi di dollari: si tratta del primo del genere nel paese africano. Il progetto arriva nell’ambito della strategia di diversificazione energetica italiana, portata avanti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. A Pointe-Noire, l’ad di Eni Claudio Descalzi e il presidente congolese Demis Sassou Nguesso, in contemporanea, hanno posato in maniera simbolica la “prima pietra” di Congo LNG.



Il progetto di liquefazione di gas consentirà l’export verso i mercati internazionali: la capacità complessiva dovrebbe essere di 4,5 miliardi di metri cubi l’anno. Le risorse proverranno da Marine XII, concessione offshore a circa 20 km dalla costa congolese. Il gas proviene dai giacimenti  in produzione di Nenè e Litchendjili, mentre un’altra parte arriverà da giacimenti non sfruttati nell’area di Minsala e Nkala. Il prossimo inverno sui mercati europei dovrebbe arrivare più o meno 1 bcm di gas dalla Repubblica del Congo, spiega Rinnovabili.it.



AD Eni: “Importanza delle alleanze di lungo termine”

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato: “Oggi celebriamo l’avvio di uno dei principali progetti di Eni, reso possibile grazie alla collaborazione con la Repubblica del Congo e destinato a contribuire significativamente alla sicurezza energetica e alla competitività industriale italiana ed europea. Un risultato che testimonia l’importanza delle alleanze di lungo termine con i partner africani in una fase in cui occorre compiere importanti scelte strategiche sulla futura diversificazione delle rotte di approvvigionamento e dei mix energetici europei, nella direzione della accessibilità e disponibilità energetica e della progressiva decarbonizzazione”.



Eni è presente in Congo da oltre 50 anni ed è l’unica società attiva nello sviluppo delle sue risorse di gas. L’azienda garantisce il 70% della produzione di energia elettrica nazionale attraverso la Centrale Electrique du Congo. Eni, nel proprio comunicato stampa, sottolinea poi che la società è “fortemente impegnata a favorire la transizione energetica nel paese; nei giorni scorsi è avvenuta la consegna del Centro di Eccellenza per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica di Oyo al Ministero dell’Istruzione Superiore, della Ricerca Scientifica e della Innovazione Tecnologica della Repubblica del Congo”. Tra due anni, come sottolinea Milano Finanza, potrebbe arrivare l’addio al gas russo.