Esistono rischi neurologici dopo la prima dose di vaccino Astrazeneca, come la sindrome di Guillain-Barre o la paralisi di Bell, come ma sono rari e soprattutto sono molto più bassi rispetto all’infezione da Covid-19
: questo quanto dimostrato in uno studio dell’Università di Oxford pubblicato su Nature Medicine.
Lo studio dell’Università di Oxford ha registrato 38 casi in eccesso di sindrome di Guillain-Barre su 10 milioni di persone dopo 28 giorni dalla prima dose di vaccino Astrazeneca. Ma il numero di persone con complicazioni neurologiche sale tra chi ha contratto il Covid: 145 casi su 10 milioni di soggetti positivi. Quasi il triplo, insomma.
LO STUDIO PUBBLICATO SU NATURE
Non è tutto. Parlando di rischi neurologici, i ricercatori hanno annotato 60 casi di emorragia cerebrale per ogni 10 milioni di adulti vaccinati con Pfizer. Tra i positivi al Covid, invece, 123 casi di infiammazione cerebrale (encefalite, meningite, mielite) in eccesso ogni 10 milioni di persone e 163 casi di disturbi simili alla miastenia in eccesso ogni 10 milioni di persone. Inoltre, c’è stato un aumento del rischio di emorragie cerebrali nei primi sette giorni dopo un tampone positivo, percentuale che torna a un livello normale entro un mese. Non è ancora chiaro il motivo di queste evidenze e sono necessari ulteriori studi, ma la ricerca da un’indicazione importante sull’utilità del vaccino anti-Covid. Lahiru Handunnetthi, co-curatore della ricerca del Nuffield Department of Clinical Neurosciences all’Università di Oxford, ha spiegato: «Le complicazioni neurologiche sono molto rare ma averne la consapevolezza sarà importante per la cura dei pazienti nei programmi di vaccinazione in tutto il mondo».