Il tasso di tumori fra i più giovani mostra un preoccupante aumento negli ultimi anni e fra le possibili cause vi sarebbe l’invecchiamento biologico accelerato. Ne ha parlato in queste ore SkyTg24 attraverso il proprio portale online, citando un recente studio realizzato dalla Washington University di St Louis, e presentato in questi giorni presso la conferenza annuale dell’American Association of Cancer Research a San Diego.



Come ricordano i ricercatori che hanno lavorato allo studi,o l’invecchiamento è il rischio principale per i tipi di cancro, ovvero, più si invecchia e più vi è la possibilità di contrarre un tumore. Ma l’età anagrafica non è sempre corrispondente a quella biologica, ovvero, l’età delle cellule nonché dei tessuti di una persona. In poche parole un essere umano può avere 50 anni sulla carta di identità ma un’età biologica inferiore se in perfetta salute o al peggio superiore in caso di problemi fisici importanti. Si tratta di una età che dipende da vari fattori, a cominciare da stile di vita, genetica e stress.



TUMORI E INVECCHIAMENTO BIOLOGICO: I SOGGETTI ANALIZZATI

Nello studio in questione è stata analizzata l’età biologica di 148.723 persone di età compresa fra i 37 e i 54 anni, controllando poi eventuale presenza di tumori per individuare possibili indicatori che spieghino l’aumento dell’incidenza di alcune tipologie di cancro definite precoci, ovvero, che compaiono prima dei 55 anni. Gli studiosi hanno in particolare analizzato nove marcatori del sangue correlati all’età biologica.

Ne è emerso che le persone con il maggior tasso di tumore avevano un’età biologica superiore a quella anagrafica. In particolare è stato evidenziato che le persone nate dopo il 1965, quindi di età pari o inferiore ai 59 anni, potrebbero essere biologicamente più vecchie rispetto alla loro carta d’identità, con il 17 per cento di probabilità in più di un invecchiamento accelerato rispetto ai soggetti nati dal 1950 al 1954. I soggetti del 1965 hanno quindi maggiori possibilità di avere un cancro, soprattutto a polmone, stomaco, intestino e utero.



TUMORI E INVECCHIAMENTO BIOLOGICO: LE PAROLE DI RUIYI TIAN

“È possibile che i polmoni siano più vulnerabili all’invecchiamento rispetto ad altri tipi di tessuti perché hanno una capacità limitata di rigenerarsi. Inoltre, i tumori allo stomaco e all’intestino sono stati collegati all’infiammazione, che aumenta con l’invecchiamento”, le parole del coordinatore della ricerca Ruiyi Tian, intervistato dalla Cnn.

Anna Bales, ricercatrice dell’università del Minnesota che studia gli effetti dell’invecchiamento biologico ha parlato di “risultati della ricerca sono entusiasmanti”, aggiungendo che: “Stiamo riscontrando sempre più tumori, in particolare tumori gastrointestinali e tumori al seno, negli individui più giovani. E se avessimo un modo per identificare chi è a maggior rischio, allora potremo consigliare cambiamenti nello stile di vita anche nell’alimentazione, nell’esercizio fisico e nel sonno”. Chi ha un’età biologica più vecchia di quella effettiva ha fino all‘80% di possibilità in più di di sviluppare il cancro all’utero.