LA PACE E LA PRESENZA: L’INCONTRO INAUGURALE AL MEETING DI RIMINI COL CARD. PIZZABALLA. COME VEDERLO IN DIRETTA VIDEO STREAMING

Un piccolo ma costante “germoglio di pace” nel pieno della tempesta: questo ha rappresentato in questi mesi di guerra in Medio Oriente il popolo cristiano in Terra Santa anche e soprattutto grazie al Patriarca dei Latini a Gerusalemme, il cardinale S.B. Pierbattista Pizzaballa. Il Meeting di Rimini 2024 ha scelto lui come primo grande ospite nell’incontro inaugurale dal titolo piuttosto eloquente: «Una presenza per la pace». La presenza della Chiesa, la presenza di Cristo attraverso i propri testimoni e umili servitori, nel contesto storico dove tutto ebbe inizio più di duemila anni fa e dove oggi si rischia – come detto da Papa Francesco nell’ultimo appello per la pace in Medio Oriente – un autentica guerra mondiale dopo il conflitto fra Israele e Hamas lungo la Striscia di Gaza.



L’incontro inaugurale del Meeting Rimini 2024 con Pizzaballa apre il vasto programma dell’edizione numero 45, oggi martedì 24 agosto 2024: appuntamento alle ore 12 presso l’Auditorium Isybank D3 presso la Fiera Nuova di Rimini, con possibilità di seguire ogni istante dell’evento con la diretta video streaming sul canale YouTube del Meeting Rimini (disponibile anche in “differita” sempre nel medesimo video che trovate a fondo pagina, ndr). Con il sostegno di isybank, Confagricoltura, Università degli Studi Guglielmo Marconi, Ars Aedificandi, Gros Rimini, Tracce, l’incontro inaugurale vede oltre al Patriarca Pizzaballa anche l’introduzione con ruolo di moderatore del presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i popoli ETS, Bernard Scholz.



PIZZABALLA E L’IMPEGNO DELLA CHIESA PER LA PACE IN TERRA SANTA. SCHOLZ: “GERMOGLI IN MEZZO ALLE GUERRE”

Nell’anno in cui il Meeting di Rimini dedica l’intero tema alla ricerca dell’essenziale, è difficile trovare testimonianza più viva e concreta della presenza dei cristiani nella Terra Santa di oggi: «Al Meeting renderemo presenti germogli di riconciliazione che nascono in mezzo alle guerre, incontri che sono diventati cantieri di pace», ha spiegato il presidente della Fondazione Scholz alla vigilia dell’incontro inaugurale con il Patriarca card. Pizzaballa.

La cristianità in Terra Santa ormai da tempo rappresenta una presenza piccola in termini di numeri ma resiliente nel tenere alto l’unico vero messaggio che conta davanti ad un Medio Oriente a rischio “escalation”: la pace e il dialogo sono l’unica vera “arma” da giocarsi, non per una società irenista fine a se stessa ma per testimoniare la vittoria del Bene sul Male con la continua resurrezione di Gesù. Purtroppo la Terra Santa è devastata da un conflitto così profondo che una riconciliazione appare come un’utopia: dall’Iran a Israele, da Gaza al Libano, passando per lo Yemen, i Paesi arabi e le sigle terroriste. Il caos regna sovrano e la domanda su come sia possibile convivere con il dolore e la morte davanti agli occhi ogni giorno è ancora più urgente: «Esiste una strada che, in mezzo alle tribolazioni più atroci, riesca ad aprire un orizzonte di speranza e a condividere germogli di pace?», si chiede il Meeting Rimini 2024 nel presentare l’incontro con Pizzaballa. Come ha raccontato a Pasqua ai microfoni de “Il Sussidiario” lo stesso Patriarca, l’odio misto alla fame e alla frustrazione per l’impotenza di risolvere i problemi rappresentano «la solitudine di Gesù nel Getsemani». Tre le risposte possibili, tanto all’epoca dei primi cristiani quanto oggi: il “sonno degli apostoli”, con un atteggiamento attendista che non porta a nulla; la “spada di Pietro”, ovvero la violenza in risposta alla violenza. Oppure la strada di Gesù, quella in cui si rinnova, nonostante il sangue, «la fiducia in Dio Padre Provvidente. Credo che è quello che dovremmo fare», sottolineava il cardinale Pizzaballa dalla Terra Santa.