IL MESSAGGIO DEL CARDINALE PIZZABALLA ALL’ASSEMBLEA CEI IN VATICANO
In apertura della 79esima Assemblea generale della CEI, durante il momento di preghiera in Basilica di San Pietro lunedì sera, è stato diffuso il video messaggio inviato dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, negli scorsi giorni in visita per la prima volta dall’inizio della guerra nella parrocchia cristiana di Gaza. Dopo la sorpresa della celebrazione della Pentecoste 2024 con i cristiani rifugiati dalla guerra nella Striscia, il prelato bergamasco si è fermato ben 4 giorni nella missione cattolica per verificare a vicino lo stato delle cose e proseguire nell’opera di aiuti concreti Ale popolazioni in fuga dalla guerra Israele-Hamas.
Nel suo videomessaggio ai vescovi italiani, Pizzaballa ha ringraziato per la stretta vicinanza manifestata negli scorsi mesi dalle diverse forme di solidarietà che la Chiesa italiana ha donato – tramite i fedeli nelle varie Diocesi – alla parrocchia della Sacra Famiglia in Gaza: il ringraziamento è poi andato anche alla stessa piccola comunità cristiana palestinese, «che ho trovato molto colpita, anche concretamente, con diversi morti, ma molto unita e molto forte». Prima della preghiera con il Cardinale Zuppi in Basilicata Vaticana, il Patriarca Pizzaballa ha espresso da Gaza la sua personalissima testimonianza di speranza: «Ho trovato tanto dolore e tanta sofferenza, ma non rabbia né rancore. Questo mi ha colpito e dice molto di questa comunità che vive qui proprio fuori da queste mura».
PIZZABALLA DA GAZA, LA GIOIA DELLA PARROCCHIA CRISTIANA: “CONFORTO E DONO IMMENSO”
In momenti drammatici come quelli in corso in Terra Santa, ha poi proseguito Pizzaballa nel suo videomessaggio alla CEI, non è possibile in primo luogo risolvere problemi, ma occorre prima di tutto «esserci. Stare lì e dire che ci siamo». Raccontando nel dettaglio quanto stia lavorando l’intera comunità cristiana in Terra Santa per aiutare le popolazioni colpite dal conflitto, il cardinale assicura che si sta facendo tutto il possibile «per cercare di aiutare tutti, per venire fuori da questa situazione, perché questo circolo vizioso di violenza si possa interrompere quanto prima».
Il dono del vivere cristiani è dunque aiutare tutti, una presenza di testimonianza contro la violenza di ogni tipo e colore. Pizzaballa ha poi ringraziato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Zuppi che ha annunciato un viaggio in Terra Santa per il prossimo giugno: «Grazie – ha infine concluso – per aiutarci a vivere bene, per quanto possibile, da cristiani, da credenti, ma radicati nella terra e nella vita della gente, questo momento così difficile. Pregate per noi e noi continueremo, per quanto possibile, nonostante tutto, in questa circostanza a pregare e ringraziarvi».
Per il parroco della chiesa latina di Gaza, padre Gabriel Romanelli, la visita e la permanenza del Patriarca Pizzaballa per ben 4 giorni nei luoghi di guerra è stata «Un dono immenso, un conforto per chi da mesi patisce stenti e sofferenze. La Chiesa è davvero una grande famiglia dove tutti, grandi e piccoli, lavoriamo per la gloria di Cristo e la pace». Così ha raccontato il parroco argentino – che ogni giorno da ottobre 2023 sente al telefono Papa Francesco per aggiornarlo sulla situazione nella Striscia – nell’intervista all’AgenSIR: Pizzaballa, ha concluso Romanelli, «è sempre stato molto vicino alla nostra comunità e questa sua presenza tra noi, sotto la Pentecoste, rafforzerà la nostra fede. Ieri il Patriarca ha anche amministrato il Sacramento della Confermazione a due ragazzi della parrocchia».