Il personale di PizzAut, composto da 10 ragazzi autistici, è stato deriso e preso di mira da un gruppo di sconosciuti. Succede sabato sera, quando “Alcuni ragazzini si sono collocati all’esterno del ristorante, nella parte del giardino e coperti dalle velature che circondano il perimetro del giardino” e “hanno incominciato a parlare rivolti ai clienti con uno strano camuffamento di voce, con voce artefatta di chi fa fatica ad articolare le parole hanno incominciato a intonare rivolti al ristorante GNE GNE GNE…GNE GNE GNE…GNE GNE…”.



A scriverlo è Nico Acampora, fondatore della pizzeria PizzAut, sul suo profilo Facebook. Il locale, che si trova a Cassina de’ Pecchi, è più di una semplice pizzeria perché è gestita da dieci ragazzi autistici: è un vero e proprio “laboratorio di inclusione sociale”, come si legge sul sito. Secondo i clienti che stavano cenando quella sera, il gruppo di ragazzini aveva intenzione di prendere in giro il personale della pizzeria, in particolare chi ha difficoltà ad articolare le parole. “Volevo ricordare a questi ragazzini del GNE GNE che è vero che molti ragazzi autistici hanno difficoltà nel linguaggio, in primis mio figlio, ma che queste difficoltà non li fermano nell’affrontare sfide difficili senza mai nascondersi dietro a un telo come invece hanno fatto loro” è la secca replica di Nico Acampora, che rivolge al gruppo di sconosciuti un appello molto particolare.



PizzaAut, ragazzi autistici derisi: la sorprendente replica del titolare

Ai ragazzini che hanno deriso il persone di PizzAut, Nico Acampora ricorda che “mentre loro facevano Gne gne dall’esterno, i ragazzi autistici che lavorano dentro il ristorante questa sera hanno cucinato e servito 210 persone, hanno fatto fatica, hanno lavorato, hanno sorriso, hanno vissuto, hanno fatto amicizie”. E su Facebook si augura “di trovarli all’interno del ristorante e non fuori”, per “parlare proprio con i miei camerieri per scoprire un mondo meraviglioso, fatto di sensibilità rara, di delicatezza, ma anche di competenze e forza incredibile”.



E così, i “ragazzi del GNE GNE” ricevono l’invito a essere ospiti di PizzAut, dove Nico Acampora intende offrire “una cena buonissima ed un’esperienza bellissima… e chissà mai decidiate di venire a fare i volontari”. Il titolare del locale conclude il suo appello scrivendo: “Vi aspetto ragazzi, abbiate almeno il coraggio di venire a mangiare gratis”. Una risposta carica di eleganza e sensibilità verso chi, forse, non si è ancora reso conto del peso delle parole.