La trattativa che dovrebbe portare Miralem Pjanic al Barcellona è tutt’altro che semplice: si snoda attraverso un percorso tortuoso fatto di contropartite, scambi, terze società che si incastrano nel puzzle creando uno scenario ancora più grande, nel quale un pezzo inserito potrebbe direttamente escluderne un altro. Sul piatto, la volontà dei blaugrana di acquistare il bosniaco della Juventus: forte, fortissima secondo le ultime indiscrezioni, tanto che oggi i quotidiani spagnoli titolavano “Pjanic sì o sì”, lasciando intendere che l’unico piano del club sia quello di arrivare al numero 5 bianconero. Però, bisogna fare i conti con un’economia fortemente debilitata dal Coronavirus, e che dunque apre ad un ragionamento basato soprattutto su cartellini che saranno girati per compensare una parte fissa inferiore. In questo caso, dovrà essere il Barcellona a proporre calciatori o sottostare ai voleri della Juventus. Da parte loro, i bianconeri non hanno le idee chiare e questo complica il quadro: dalla Catalogna hanno proposto soprattutto due giocatori, vale a dire Arthur Melo e Ivan Rakitic.
Entrambi però hanno già manifestato la volontà di restare: sono convinti di potersi giocare le loro carte, in particolare oggi su Mundo Deportivo si legge che Rakitic vuole rispettare il contratto (scadenza 2021) per poi eventualmente fare ritorno al Siviglia. Il croato con l’esonero di Ernesto Valverde, che lo aveva di fatto messo fuori dal progetto, ha guadagnato nuovamente una maglia da titolare e sa di poter esser nuovamente un fattore con Quique Setién. Peccato che l’arrivo di Pjanic gli toglierebbe inevitabilmente minuti, a meno che ci sia un’altra cessione illustre: appunto quella di Arthur, che il Barcellona sta provando a convincere ma che per il momento rimane sulle sue posizioni. Altre contropartite, per esempio il giovane difensore Jean-Clair Todibo (in prestito allo Schalke 04) o addirittura Ousmane Dembélé, convincono meno non tanto per una questione squisitamente “personale”, quanto per il fatto che non risolverebbero nell’immediato il problema dato dall’addio del bosniaco.
PJANIC AL BARCELLONA?
C’è poi un’altra cosa da tenere in conto: lo stesso discorso sulle contropartite e i loro dubbi riguarda la trattativa che il Barcellona ha in corso con l’Inter per Lautaro Martinez, pertanto i blaugrana stanno giocando su due fronti con le stesse identiche pedine. Una di loro è Arturo Vidal: che probabilmente tornerebbe di buon grado alla Juventus, ma che è un pupillo di Antonio Conte attualmente seduto sulla panchina dei grandi rivali. Il cileno insomma è diviso tra la “simpatia” per i bianconeri e la grande stima per il tecnico salentino che lo ha fatto crescere esponenzialmente, scegliere non sarebbe facile e a quel punto la decisione la potrebbe prendere la società stessa, a seconda dei vantaggi (economici o meno) di uno scambio piuttosto che dell’altro. Possiamo dire, riassumendo, che la palla è nei piedi del Barcellona: per come stanno le cose devono essere i blaugrana a risolvere l’inghippo, mettendo in piedi il colpo del secolo con due scambi senza rivoluzionare troppo la loro squadra.
Ragionando dal punto di vista della Juventus, chiaramente il nome che scalda maggiormente è quello di Vidal; il cileno però si trascina il problema dell’età e non sarebbe un profilo spendibile per il futuro. Certo, i bianconeri potrebbero decidere per un all in stagionale, sulla falsa riga di certi progetti stile sport americani: creare un gruppo che abbia uno-due anni di tempo per vincere la Champions League, per poi essere smantellato. Qui, va aggiunta un’altra cosa: qualora il trofeo arrivasse subito (cioè ad agosto), i piani della dirigenza potrebbero cambiare totalmente e, chissà, anche Cristiano Ronaldo potrebbe maturare la decisione di partire subito (per dove, sarà poi da vedere). Si gioca allora su un filo decisamente sottile: la palla sarà anche nei piedi del Barcellona ma il desiderio di arrivare a Pjanic è un grimaldello che la Juventus può utilizzare per fare leva sulle proprie volontà, sapendo di poter chiedere. Inevitabile poi che è anche una corsa contro il tempo: qualora i catalani dovessero chiudere prima l’affare Lautaro, i bianconeri avrebbero eventualmente meno contropartite cui attingere.