Prosegue in Texas la battaglia di pensiero in merito al tema dell’aborto, argomento in merito al quale il governatore Greg Abbott ha assunta una posizione netta e trasparente, firmando lo scorso 19 maggio la locale ‘Heartbeat Bill’, legge che vieta alle donne di abortire dopo 6 settimane qualora vi sia battito cardiaco nell’embrione, con eccezioni e deroghe solo per alcune emergenze (non lo stupro o l’incesto, ndr). Alcuni gruppi, tra cui Whole Woman’s Health e Planned Parenthood, hanno presentato una causa in tribunale in riferimento a tale decisione: “La ben documentata ostilità della legislatura del Texas verso i diritti delle donne incinte è arrivata a un nuovo estremo – si legge –. Essa viola flagrantemente i diritti costituzionali dei texani che cercano l’aborto e stravolge lo stato di diritto al servizio di un’agenda anti-aborto”.



A riportare parzialmente il testo dell’azione legale è il quotidiano britannico “The Guardian”, che sottolinea inoltre come qualsiasi persona che aiuti o favorisca le cure abortive, attraverso il pagamento dell’aborto o altre forme d’ausilio, potrebbe essere presa di mira con la legge voluta da Abbott, aprendo potenzialmente le porte a causeche potrebbero portare le cliniche abortive alla chiusura forzata. Va detto che i tribunali a stelle e strisce hanno già fermato le cosiddette leggi sul “battito cardiaco” in una dozzina di altri Stati.



ABORTO IN TEXAS: PLANNED PARENTHOOD FA CAUSA

Planned Parenthood e altre associazioni hanno fatto così causa al Texas per il divieto estremo sull’aborto. Ricordiamo che il governatore Abbott ha puntualizzato che “il nostro Creatore ci ha donato il diritto alla vita, ma milioni di bambini perdono il loro ogni anno a causa dell’aborto”. Per questo, a suo giudizio, bisogna fare in modo che questo sia tutelato, anche ricorrendo a strumenti di legge, come accaduto in questa circostanza.

Non è di quest’opinione “Planned Parenthood” e, soprattutto, Marc Hearron, legale capo del Center for Reproductive Rights, che assiste i sodalizi in questa lotta: “Non abbiamo mai visto una legge come questa – ha dichiarato in conferenza stampa –. Questo è ciò che i politici del Texas volevano quando hanno approvato questa legge: trasformare gli estremisti anti-aborto in vigilanti con il potere di sorvegliare le cliniche, il personale e i loro sistemi di supporto ai pazienti. Abbiamo già visto le minacce iniziare”.