Dubbi sull’efficacia della plasmaterapia in Cina. Uno studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, ha fornito risultati deludenti. Le infusioni di plasma sanguigno ricco di anticorpi da persone guarite dal coronavirus non sono riuscite a fare la differenza, o meglio: non hanno ottenuto un beneficio statisticamente significativo. Dalla ricerca svolta a Wuhan, che ha coinvolto 103 pazienti affetti da Covid-19, è emerso dunque che il “plasma convalescente” non ha causato miglioramenti, neppure nei tassi mortalità a 28 giorni, rispetto ad un placebo. Probabilmente perché lo studio è troppo “contenuto”. Infatti, i ricercatori hanno lamentato difficoltà nel trovare pazienti, visto che l’epidemia ora è sotto controllo in Cina. Erano infatti originariamente previsto 200 pazienti, ma ne sono stati esaminati 103. D’altra parte, dall’analisi di un sottogruppo di pazienti, quelli gravemente malati, ma non in pericolo di vita, è emersa una differenza significativa nel miglioramento clinico dopo la plasmaterapia.



PLASMATERAPIA, “FORSE EFFICACE IN MALATI GRAVI MA…”

Ci sono stati, dunque, segnali potenzialmente incoraggianti tra i pazienti gravemente malati, che hanno infatti recuperato in maniera più veloce. Zhong Liu e colleghi hanno spiegato che hanno dovuto rinunciare all’arruolamento di pazienti alla fine di marzo quando l’epidemia di coronavirus a Wuhan si è “estinta”. Dal 24 marzo non sono stati segnalati nuovi casi in città. Se fossero riusciti a reclutare 200 pazienti, la sperimentazione avrebbe avuto l’80 per cento di possibilità di rilevare benefici dalla plasmaterapia. Per questo i ricercatori raccomandano un nuovo e più ampio studio sulla plasmaterapia in pazienti gravemente malati di Covid-19. Tenendo conto di altri studi, Arturo Casadevall della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health è arrivato a ipotizzare che la plasmaterapia sia più efficace nei pazienti gravemente malati che in quelli in pericolo di vita, che sono nella fase in cui necessitano della ventilazione meccanica. Ma sono ancora molte le domande sulla plasmaterapia a cui gli studi scientifici dovranno trovare risposta. Ad esempio, in Italia abbiamo dimostrato l’efficacia di quello iperimmune, cioè il plasma ricco di anticorpi, quindi selezionato opportunamente.

Leggi anche

Il Nord magnetico si sta spostando a più di 48 Km l'anno/ Possibili effetti sulle radiazioni solari e OzonoScienza a Seveso torna dal 10 al 16 novembre 2024/ 'Le sfide dell'energia': programma e incontri