Plasmon, storica società che produce alimenti per bambini, a cominciare dagli omonimi biscotti che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, è attualmente in vendita. Lo scrive il portale culinario Dissapore.com, precisando che non è da escludere che l’azienda possa ritornare in mani italiane. Forse non tutti sanno infatti che la Plasmon è italianissima, precisamente milanese doc, essendo stata fondata ben 123 anni fa, nel 1902, in quel di Milano da Cesare Scotti.
La bandiera tricolore l’ha comunque mantenuta solo per 61 anni, visto che nel 1963, divenendo forse una delle prime compagnie italiane acquistate da stranieri, è finita nelle mani del prestigioso gruppo Heinz, quello che dà il marchio a maionese e ketchup. Ora però lo stesso sta valutando di vendere il suo marchio, e stando a quanto scrive ancora Dissapore.com, avrebbe affidato l’incarico ad Houlihan Lokey, banca di investimento, di modo che possano prendere in considerazione eventuali offerte e investitori che intendano appunto acquistare Plasmon.
PLASMON IN VENDITA: LE PRIME “OFFERTE”
Ci sarebbe già un interesse secondo i rumors, ovvero, l’azienda alimentare Newlat Food, società emiliana, di Reggio Emilia, che vanta già alcuni marchi come Giglio, Polenghi e Delverde, ma anche il fondo di investimento Aurelius. Sembra quindi agli sgoccioli la proprietà americana di Plasmon?
Nessuno può dirlo ma la tendenza potrebbe essere decisamente questa, visto che il colosso Heinz sta pensando di cedere quello storico brand che ha accompagnato milioni di bambini italiani, e che continua a farlo, tenendo conto che gli storici biscotti sono ancora attualissimi (e piacciono molto anche ai più grandi), senza dimenticarsi delle pappette nei barattoli di vetro, ma anche del latte e negli ultimi anni di altri prodotti sempre pensati per i più piccoli, come ad esempio i frullati di frutta, ma anche i dessert e le patatine di ogni forma e con una base di verdura, cereali e legumi.
PLASMON IN VENDITA: UNO STABILIMENTO ANCORA ATTIVO IN ITALIA
Aurelius, citato sopra, è un fondo di investimento che ha sede a Londra, ed ha anche una filiale a Milano, ma ha origini tedesche; già di recente ha investito nel food, acquisendo What’s Cooking, gruppo agroalimentare. In merito invece a Newlat, la sua storia si è già intrecciata con quella di Plasmon, avendo già gestita per conto di Heinz dal 2015 lo stabilimento Plasmon di Parma, prima di spostare la produzione del latte all’estero.
Ad oggi Newlat gestisce sempre l’impianto di Ozzano ma per conto di Abbott, altro grande marchio mondiale di alimenti per i più piccoli. Da segnalare che in Italia continua comunque ad esservi uno stabilimento Plasmon, quello con sede a Latina. Sembra che il valore della società sia di 700 milioni di dollari, una cifra molto importante ma che rende merito ad uno dei marchi più riconosciuti dai piccoli: staremo a vedere quello che succederà, sarebbe bello tornasse in Italia.