È allarme per la presenza di plastica nel corpo umano. Mentre 175 Paesi discutono un trattato per la non proliferazione di questo materiale, il collettivo We are ready ha proposto a diciannove personalità celebri della Francia di sottoporsi ad un test per evidenziare quali tossine fossero presenti nei loro capelli. Essi, infatti, conservano la storia delle tossine a cui siamo esposti molto più a lungo del sangue o delle urine. A partecipare, come riportato da Le Parisien, anche la cantante Pomme, la conduttrice televisiva Jean-Luc Reichmann, l’influencer Girl Go Green o la scienziata Nathalie Gontard.
Le analisi avrebbero dovuto consentire di riconoscere la presenza di dodici interferenti endocrini (tre bisfenoli e nove ftalati), tutti additivi plastici. I risultati emersi sono molto preoccupanti. Essi hanno mostrato infatti che tutti i volontari erano contaminati. “Da questi test è difficile caratterizzare le soglie”, ha precisato Mathilde Body-Malapel. Quanto scoperto, tuttavia, è sufficiente per lanciare l’allarme.
Plastica nel corpo umano: allarme da analisi sui capelli, le conseguenze
“Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti che ha la plastica sulla nostra salute e sulla salute degli ecosistemi con questa campagna #SickOfPlastic (in francese: stufi della plastica). Non è purtroppo molto conosciuto, ma questa sostanza è una bomba tossica. Non abbiamo idea della tossicità della metà dei 13.000 additivi plastici e un quarto di essi ha effetti preoccupanti sulla salute umana”, ha affermato Magali Payen, la creatrice del collettivo. Gli interferenti sono associati infatti ad un aumento del rischio di problemi di fertilità negli uomini e nelle donne. Le persone che sono state esposte ad essi mentre erano nel grembo materno, inoltre, hanno una maggiore probabilità di sviluppare asma e disturbi dello sviluppo neurologico.
Le diciannove personalità del mondo dello spettacolo francese che hanno fatto da volontari al test non costituiscono un gruppo generalizzato, ma “la maggior parte delle persone presenta senza dubbio tracce di bisfenoli e diversi ftalati nel corpo umano”, hanno concluso gli scienziati.