Mauro Coruzzi alias Platinette, oggi tornerà in tv per prendere parte ad Amici Celebrities nel ruolo che più le si addice ovvero quello di giudice e opinionista al fianco di Ornella Vanoni e Giuliano Peparini. Con grande sorpresa da parte del suo pubblico, Platinette tornerà in tv per il prime time dedicato alla versione vip di Amici e qualche giorno dopo l’annuncio di voler allontanarsi dal lavoro per combattere con questa sua malattia di “volere tutto e tanto”, così come nel cibo anche nel lavoro. Platinette fa un suo quadro preciso convinto che sia proprio per una serie di mancanze che lui si lancia sul cibo o sul lavoro, e questo sicuramente non fa bene alla sua salute, non più visto l’età che avanza. Lui stesso lo ha rivelato in una lunga intervista di denuncia in cui ha ammesso anche che il campanello d’allarme ha suonato per via di Rita dalla Chiesa.
PLATINETTE E LA VOGLIA DI CAMBIARE
In un’intervista al Corriere della Sera, Mauro Coruzzi-Platinette ha ammesso di avere un appuntamento che non può rimandare visto che ormai ha superato i sessanta anni e con la salute non si scherza. Proprio lei ha ammesso di doversi curare dal “mangiare compulsivo” e, proprio riguardo a questo piccolo “intoppo” con Rita dalla Chiesa, ammette: “Ormai, per scendere la scala di quello studio, mi poggiavo al corrimano, claudicante come se avessi sulle spalle un altro uomo di cento chili. Nell’ultima puntata, a giugno, ho colto l’apprensione nello sguardo di Rita dalla Chiesa, che era lì, e ho provato vergogna. Così, ho avviato un percorso e ho capito che per guarire non devo essere bulimico di lavoro”. In questi anni si è rifugiato nel lavoro per mancanza dell’amore e non ha un vero amore per via di una serie di complessi che sono nati proprio per via del suo peso e del suo fisico. Spesso pensa che chi si avvicina a lei lo faccia perché famoso e chi non lo fa lo faccia per via del peso. E allora qual è la soluzione?
IL RAPPORTO CON LA MADRE E LA VOGLIA DI DIRE BASTA
Nella sua ultima apparizione tv, Platinette aveva annunciato di volersi prendere una sorta di pausa, di voler rallentare un po’ per dedicarsi un po’ a sé e sconfiggere questo male: “e il gusto dell’abbuffata. Sono rimasto a Milano tutta l’estate, solo come una bestia, a fare i conti con me stesso, a dirmi che dovevo seguire regole precise, come la cena entro le 21: cose incompatibili col tanto lavoro. Ho iniziato con la dieta liquida, ora ne seguo una solida, personalizzata, e vedo una psichiatra”. Deve essere proprio questo che lo ha fatto giungere ad una nuova consapevolezza, quella che forse la sua fame arriva da quella di troppo amore della madre: “Il suo amore era talmente incondizionato che non mi ha chiesto mai se ero gay o cosa: trovava dei collant nascosti, li lavava e li metteva nel cassetto con i calzini senza dire né A né B….l’amore assoluto che ho sentito è diventato il killer di ogni altro amore“.