L’intervista di Platinette a La Verità ha acceso il dibattito sui social network. Le dichiarazioni di Mauro Coruzzi non sono passate di certo inosservate e non sono mancate aspre critiche anche dal mondo LGBT. Cathy La Torre ha condannato la posizione di Platinette sulla legge contro l’omofobia: «Bella la vita di chi vive nel suo agio dorato e certe discriminazioni non lo toccano da vicino. Questo egoismo fa proprio schifo». Dello stesso tono l’attacco di tal “Signor Distruggere”: «Platinette sul DDL Zan “non sopporto il vittimismo e il piagnisteo LGBT”. Detto da lui che in 20 anni ha contribuito a rendere la comunità LGBT una macchietta composta solo da trashate». Ma sono in tanti a condividere i pensieri di Platinette, ecco il giudizio di Marco Gervasoni: «La setta lgbt, più fanatica di quella del Tempio del popolo, crocifigge Platinette: e ci sono partiti manipolati da questi gruppi che della violenza e della intolleranza fanno il loro asse discorsivo». (Aggiornamento di MB)
Platinette: “Utero in affitto è violenza”
Platinette a ruota libera e senza peli sulla lingua dalle pagine de “La Verità” ha parlato di diritti, della legge Cirinnà e della rivendicazione del mondo LGBT offrendo un punto di vista davvero interessante e al di sopra delle parti. Mauro Coruzzi, conduttore radio-televisivo di successo, non ha alcuna paura a prendere posizione su una tema mai così attuale come quello dei diritti del mondo LGBT. “Ricordo che quando venne approvata la legge Cirinnà ci furono coppie omosessuali che volevano gli stessi sconti per i viaggi di nozze concessi agli etero. Che cavolo di rivendicazione era?” sottolinea il conduttore che rivendica a gran voce il suo no per tutto ciò che sia conforme. Platinette, infatti, parlando di coppie omosessuali ha sottolineato: “ne ho visto molte sacrificare il loro universo fatto di differenze quasi ne avessero paura, per una voglia di uniformità, per provare un senso di appartenenza. Sinceramente non capisco e trovo anche la questione oltremodo noiosa” – precisando – “io sono per la singolarità, vorrei una legge per l’individuo e non ho alcun interesse a formalizzare una famiglia arcobaleno”. Parlando poi del ruolo di genitori e del desiderio di alcune coppie di avere dei figli, Coruzzi ha detto: “nelle coppie dello stesso sesso che si sono sposate, e ne conosco tante, non vedo l’esigenza di diventare genitori. Sembra più un mantra, implacabile, solo delle persone famose e benestanti”.
Platinette sulle unioni civili: “i rapporti omosessuali sono poliamorosi”
Platinette parlando proprio del fallimento delle unioni civili dalle pagine del quotidiano La Verità ha detto: “è dovuto in buona parte al poco interesse che gli omosessuali, più di altri, avvertono per il mantenimento di un contratto scritto”. Il conduttore, infatti, ha tuonato: “che bisogno hanno del matrimonio, quando i rapporti omosessuali sono poliamorosi?”. Non solo, parlando dell’utero in affitto il personaggio televisivo ha detto: “è una violenza profonda. Ciò che voglio, lo vado a chiedere a una donna pagandola. Orribile. Se un figlio è il loro reale bisogno, perché non sono capaci di provare amore in altro modo uscendo dall’egoismo?”. Platinette prosegue citando anche due nomi altisonanti della politica italiana: la prima è Paola Concia su cui dice: “nel 2011 andò a sposarsi in Germania con la sua partner mentre doveva aspettare e combattere perchè la legge fosse attuativa nel suo paese”, mentre su Vladimir Luxuria “non ho traccia di una proposta di legge fatta da lei, ricordo solo che andava in bagno dove c’era la Gardini”.
Platinette e la legge sull’omofobia: “mi annoia l’idea di dover limitare l’ironia”
Platinette non dimentica neppure Imma Battaglia su cui dice: “è un manager, si è sposata la Grimaldi perché le piaceva così come Briatore sposò la Gregoracci” – puntando poi il dito contro la lobby gay – “quello che mi fa davvero paura della lobby omosessuale è un Rocco Casalino nel ruolo di suggeritore a colui che recita la parte del presidente del Consiglio. La politica come facciata e dietro il nulla. Non so se il premier Conte si rende conto dell’umiliazione”. Infine il conduttore radio-televisivo ha parlato anche della legge sull’omofobia dicendo: “mi annoia l’idea di dover limitare ancora una volta l’ironia, il linguaggio non convenzionale. Se dico a una persona “sei proprio una finocchia persa”, che cosa c’è che non va? Ci sono famiglie orrende, nuclei familiari imbarazzanti ma perché non si può fare il family day se altri sfilano nel gay pride? E non sopporto il vittimismo, il piagnisteo continuo degli Lgbt”.