Michel Platini, ex giocatore ed ex presidente della UEFA, ha denunciato il capo della Fifa Gianni Infantino. A rivelarlo, con un comunicato ufficiale pubblicato nella giornata odierna, proprio il francese. La denuncia è arrivata lo scorso novembre presso la Procura di Parigi: le accuse parlano di “traffico di influenze illecite”. Ma cosa è successo? Le influenze illecite delle quali Platini ha accusato il presidente della Fifa fanno riferimento all’ex articolo 346-bis del codice penale. Il reato commesso riguarda chi si fa promettere, dare denaro o altri vantaggi sfruttando i rapporti con un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio.
Non solo Infantino: la denuncia in questione riguarda anche Marco Villiger, ex direttore dei servizi legali per conto dell’organo di governo della Fifa. L’uomo è accusato di “complicità nel traffico di influenze illecite”. Ma a cosa è dovuta la denuncia e perché Platini ha “accusato” i due di traffico di influenze illecite?
Platini denuncia Infantino e Villiger: cosa è successo
Che motivazione c’è dietro la denuncia di Platini a Infantino e Villiger? Oggi è stata resa nota la notizia con un comunicato ufficiale, senza però approfondire le motivazioni. La denuncia sarebbe legata all’indagine in corso in Svizzera su tre incontri segreti che – nel periodo compreso tra il 2016 e il 2017 – sarebbero avvenuti tra Infantino e l’ex procuratore generale svizzero Michael Lauber, incaricato delle indagini sulla Fifa per il periodo tra il 2015 e il 2019.
Già qualche tempo fa, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Platini aveva dichiarato: “Mi hanno chiesto di tornare, club, organizzazioni, ma non ho trovato nessun ruolo. Forse mi piacerebbe impegnarmi per i giocatori, affinché prendano il potere nel calcio. Ci penserei su. Niente politica. Non rispetto Infantino e Ceferin, ma lo dico con leggerezza: facciano quello che vogliono, io sono fuori. Invece non perdonerò mai chi mi ha accusato falsamente e fatto uscire dal calcio. Hanno vinto ma io cercherò sempre giustizia”.