Nessuna condanna per Platini e Blatter. I due, ex presidenti di Uefa e Fifa, stati assolti in Svizzera dal caso di frode scoppiato nel 2015. Proprio tali accuse avevano infranto le ambizioni dell’ex giocatore francese di arrivare a capo del calcio mondiale, costringendolo a ritirarsi dalle cariche che ricopriva. Il Tribunale penale federale di Bellinzona ha infatti ritenuto i due innocenti, non dando seguito all’accusa per truffa: a metà giugno per i due ex vertici del calcio erano stati chiesti rispettivamente un anno e otto mesi di reclusione con sospensione della pena. I due imputati si sono sempre dichiarati innocenti.



Blatter era sotto accusa per truffa, appropriazione indebita amministrazione infedele e falsità in documenti, mentre Platini per truffa, complicità in appropriazione indebita, complicità in amministrazione infedele e falsità in documenti. L’accusa per entrambi era di aver ottenuto ai danni della Fifa e a favore del francese, un pagamento di due milioni di franchi e contributi alle assicurazioni sociali per 229mila franchi. Un’accusa che però secondo il Tribunale penale federale di Bellinzona non sussiste.



Le accuse

Il Tribunale penale federale svizzero aveva spiegato in una nota: “Blatter e Platini sono accusati di avere ottenuto illegalmente, a danno della FIFA ed a favore di Platini, un pagamento di due milioni di franchi e contributi alle assicurazioni sociali per 229mila franchi”. L’accusa della Procura era la seguente: “Nel 2011 Platini avrebbe, tra le altre cose, presentato alla FIFA una fattura presumibilmente fittizia per una (asserita) pretesa ancora esistente per la sua attività di consulenza in favore della FIFA negli anni dal 1998 al 2002. Dopo la firma di tale fattura e la conferma dell’esistenza del credito da parte di Blatter, la FIFA avrebbe saldato la relativa pretesa (inclusi i contributi alle assicurazioni sociali) in favore di Platini”.



Le accuse sono però cadute totalmente dopo la sentenza del Tribunale penale federale di Bellinzona: i due sono stati assolti. Nessuna frode, dunque, né per Platini né per Blatter. Nel 2015 l’ex centrocampista della Juventus era stato sospeso per 90 giorni dal comitato etico della Fifa proprio per aver percepito i presunti due milioni di franchi.