Giulia Spizzichino, romana di origine ebraica, è sopravvissuta alla deportazione del 16 ottobre e all’eccidio delle Fosse Ardeatine, dove hanno perso la vita tanti dei suoi familiari. Solamente la mamma è sopravvissuta ed è stata costretta a riconoscere i corpi dei suoi familiari senza vita, fucilati e uccisi dai tedeschi a Roma. Giulia Spizzichino, protagonista del film “La Farfalla Impazzita”, ha combattuto tutta la vita affinché potessero trovare giustizia tutti i milioni di persone che hanno perso la vita per mano delle SS. In particolare, la donna è stata determinante per la condanna di Erich Piebke, capitano delle SS che partecipò e organizzò il massacro delle Fosse Ardeatine. Giulia volò in Argentina, dove l’SS era nascosta, per scovarlo e portarlo in Italia per farlo condannare.
Mauro Caporiccio, lo sceneggiatore, ha spiegato nel corso della conferenza stampa che Giulia Spizzichino ha trovato anche il supporto delle Madri di Plaza de Mayo nel corso della sua battaglia alla ricerca della verità e della giustizia. “Giulia era la persona giusta, una donna rimasta ancorata al suo dolore immenso e che ha vissuto più con i suoi morti che con i vivi, ma anche una donna che trova una ‘sorellanza’ che le dà forza, quella delle Madri di Plaza de Mayo” ha spiegato Mauro Caporiccio. Ma chi sono le Madri di Plaza de Mayo e perché sono diventate conosciute?
Plaza de Mayo, chi sono le Madri: attiviste alla ricerca di giustizia
Le Madri di Plaza di Mayo sono state delle attiviste che hanno guidato un movimento pacifico di resistenza contro la dittatura militare. In particolare hanno combattuto per ottenere risposte e giustizia per i loro figli, uccisi, sequestrati o torturati dagli oppositori politici. Queste Madri, coraggiose e tenaci, hanno a lungo protestato per ottenere risposte per i loro figli. Il gruppo è stato fondato nel 1977, quando quattordici donne hanno inscenato la prima protesta.