False comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture inesistenti: sono queste le accuse che pesano sula Juventus e sui suoi 6 dirigenti (tra cui il Presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, oggi al Tottenham). Nella puntata in onda questa sera su “Report” verranno presentati gli ultimi servizi in merito allo scandalo plusvalenze che rischia di terremotare la società bianconera (e non solo) a 15 anni da Calciopoli.



Si è scritto, letto e sentito di tutto in queste settimane dopo l’emersione delle inchieste sulle operazioni di mercato considerate dalla Procura di Torino «fittizie», con cifre fino a 322 milioni di euro che sarebbero serviti «per il miglioramento fraudolento degli indici di bilancio» della Juventus. Come spiega nel servizio che andrà in onda questa sera su Report il giornalista Fabio Pavesi, negli ultimi 5 anni le plusvalenze in Serie A sono cresciute del 50% arrivando fino a 700 milioni di euro: «la sola Juventus fa ogni anno il 25% del proprio fatturato con le plusvalenze».



ANTICIPAZIONI REPORT SUL “CASO JUVENTUS”

62 trasferimenti sospetti su mezza Serie A, di cui 42 riguardano la Juventus: in primis Nicolò Rovella, centrocampista acquistato dal Genoa per 18 milioni di euro lo scorso gennaio, con Portanova e Petrelli dal Genoa alla Juve valutati 10 e 8 milioni. «Non sono entrati flussi di cassa né nella Juventus né la Genoa», accusa ancora Pavesi nel servizio confezionato dalla troupe di Sigfrido Ranucci. Rovella arriva a costare una volta e mezzo Federico Chiesa a bilancio: 18 milioni contro i 12 del campione d’Europa juventino. Ma non solo plusvalenze, sul piatto della Covisoc (Commissione di vigilanza della Federcalcio) e della Procura di Torino anche i contratti depositati dalla Juve per l’acquisto e la cessione di Cristiano Ronaldo. Nel reportage “Febbre a 90” di Daniele Autieri, Report non tratterà solo il tema Juventus ma di tutto il calcio italiano che rischiando il default avrebbe commesso operazioni al limite del lecito per far quadrare i propri bilanci. Documenti riservati, inediti, interviste – anche a Luciano Moggi, l’ex dirigente bianconero condannato per Calciopoli – ma anche la fine della “favola” Chievo Verona, con tanto di intervista all’ex presidente Campedelli. È proprio Moggi a svelare alcuni presunti retroscena in merito ai mali passati e presenti del calcio italiano, puntando molto anche sul ruolo dei super agenti dei calciatori (da Mino Raiola in giù): «La vittoria di Euro2020 ha buttato la polvere sotto il tappeto: il calcio è in balia di mille mali. Dall’indagine sulle plusvalenze gonfiate della Juve ai trucchi nei bilanci delle altre big del calcio, dallo strapotere dei procuratori ai giochi sulla pelle dei giovani calciatori. Adesso ti dico chi manovrava il campionato e tu sta sicuro che non mi querela nessuno», ha raccontato Luciano Moggi nelle anticipazioni finora emerse di “Report”. Come sempre, la trasmissione giornalistica pone questioni, tesi e nomi di potenziali “colpevoli”: occorrerà sempre verificare se le accuse mosse da Procura e reportage saranno realmente confermate o meno, specie prima del possibile processo che potrà scattare nei prossimi mesi.