La Federcalcio vuole fare chiarezza sui conti della Juventus? A lanciare l’indiscrezione è Dagospia, secondo cui la Figc avrebbe deciso di capire come sia possibile che il club bianconero abbia potuto ottenere plusvalenze per 250 milioni di euro “movimentando” pochi soldi. Il sito di Roberto D’Agostino non esclude che dietro ciò ci sia una sorta di “tardiva vendetta” di Beppe Marotta. L’ex dirigente della Juventus ora è amministratore delegato dell’Inter e vicepresidente della Federcalcio, che “sta chiudendo entrambi gli occhi sui conti dell’Inter”. Già nelle scorse settimane la Gazzetta dello Sport aveva rivelato che la Covisoc, la Commissione di Vigilanza della Federcalcio, sta completando il suo monitoraggio sulle plusvalenze. Nel mirino sono finite quelle operazioni di “mutuo soccorso” tra club per produrre appunto plusvalenze.
Il giornalista Marco Iaria a febbraio scrisse che la Juventus, per dovere di trasparenza nei confronti della Borsa, comunica tutto in tempo reale, ma così è facile finire sotto i riflettori, a differenza di altri club che invece evidenziano le stesse informazioni solo quando vengono approvati i bilanci annuali, quindi a distanza di mesi.
PLUSVALENZE E IL CASO JUVENTUS
«Ma è un fatto che la Juve, azienda calcistica leader in Italia, abbia ricorso massicciamente alle plusvalenze in questi anni e ora, in piena pandemia, sia costretta a pagarne il conto», scriveva Marco Iaria sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Sotto la presidenza di Andrea Agnelli, il club bianconero ha lavorato molto sul calciomercato per aumentare la sua potenza di fuoco, così da ridurre il gap con i top club esteri e accelerare il suo percorso di competitività internazionale. Il boom è stato registrato nel 2016/17 con 140 milioni di plusvalenze, soprattutto per la cessione di Paul Pogba al Manchester United. Nella stagione successiva scese a 94 milioni di euro, per risalire a 127 milioni nel 2018/19 ma senza cedere alcun titolare. Nella scorsa stagione, invece, ha fatto registrare plusvalenze per 167 milioni di euro grazie in particolare allo scambio Pjanic-Arthur.
Su input del presidente Gabriele Gravina, ora la Figc ha predisposto un meccanismo tramite il quale la Covisoc segnala agli organi di vigilanza e alle società di revisione gli scambi senza finanza che hanno corrispettivi anomali. Ecco, a febbraio si segnalava che il lavoro della Covisoc per la relazione sui casi da monitorare era quasi pronta.