Sarebbe stato rilevato del plutonio presso il centro ricerche Casaccia, non troppo distante da Roma. Lo scrivono i principali media online in queste ore, a cominciare dal Corriere della sera, specificando che l’anomalia sarebbe stata rilevata il 21 novembre ma resa pubblica solamente ieri, venerdì 29 novembre 2024. Il plutonio che sarebbe stato rilevato avrebbe contaminato un tecnico di 59 anni mentre era in corso la gestione di rifiuti radioattivi, e sembra che l’uomo sia stato esposto ad una dose superiore ai limiti annuali prescritti dalla normativa, così come fatto sapere dalla Sogin, la società che gestisce appunto i rifiuti nucleari e radioattivi.
Il Corriere della Sera precisa che l’uomo sarebbe stato esposto di preciso ad una quantità di plutonio superiore di ben 1.000 volte il consentito, di conseguenza lo stesso sarebbe stato subito isolato e poi portato in ospedale per essere sottoposto ad una serie di accertamenti: da quanto si apprende l’uomo sta bene ed è stato dimesso dopo qualche ora.
PLUTONIO A CASACCIA, TECNICO DOVRA’ SOTTOPORSI A CONTROLLI PERIODICI
Il 59enne era stato visitato anche nel centro clinico di Enea, e dopo qualche giorno di riposo è tornato regolarmente a lavoro anche se nei prossimi mesi dovrà sottoporsi a dei controlli. Purtroppo sappiamo che l’esposizione a sostanze radioattive è molto subdola, nel senso che i danni potrebbero sopraggiungere dopo mesi se non anni, ed è per questo che il tecnico esperto nella gestione dei rifiuti dovrà recarsi dal medico nel prossimo periodo, accertando che i suoi parametri vitali siano nella norma.
Il tecnico è stato sottoposto di preciso a tre controlli e sarebbero state rilevate delle tracce di radioattività nelle mucose. “Non può contaminare altri”, fanno comunque sapere i medici. L’ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale ha fatto invece sapere che sta seguendo il caso con la massima attenzione, e di aver già effettuato una ispezione nell’impianto, ascoltando anche il responsabile su quanto accaduto.
PLUTONIO A CASACCIA, LA SOGIN: “NESSUN INCIDENTE NUCLEARE”
Gli ispettori ci tengono a precisare che non si sarebbero verificate delle “conseguenze severe”, ma in ogni caso nei prossimi giorni si terrà un secondo sopralluogo per capire se vi siano state delle falle nelle procedure di sicurezza ed individuare eventuali responsabilità. La Sogin ha invece aggiunto che tutte le procedere previste da legge sono state attivate, e dai monitoraggi effettuati i valori di radioattività risultano essere “confortanti”.
In ogni caso, la società continuerà a tenere l’attenzione alta, escludendo che vi sia stata una qualche contaminazione all’esterno. La Sogin ci tiene infine a precisare che non si è verificato alcun “incidente nucleare” al centro Casaccia, parlando di notizie prive di ogni fondamento se comunicate in tal senso. Il quotidiano di via Solferino ha ricordato che qualcosa di simile si verificò già nel 2006, quando sette lavoratori rimasero esposti ad una quantità di plutonio superiore di circa 40 volte il consentito. L’impianto sorge a circa 25 chilometri da Roma, vicino al lago di Bracciano, ed è il più grande complesso di laboratori dell’Enea.