Roman Polanski insieme a Samantha Geimer, vittima di violenza sessuale più di 45 anni fa. La foto, postata sui social dalla stessa vittima, non è passata inosservata: il regista, infatti, drogò e violentò l’allora ragazza quando questa aveva solo 13 anni. La donna, che ora ha 60 anni, nella foto avvolge il braccio sinistro attorno al collo del regista, che ha abusato di lei nel 1977. Polanski allora aveva 43 anni. Non è chiaro quando sia stato scattata la foto ma a condividerla su Instagram è stata proprio la stessa vittima sul suo account privato.



Il post social è arrivato dopo la pubblicazione della sua intervista con la rivista francese Le Point, nella quale ha affermato e sottolineato più volte come l’89enne avesse “pagato il suo debito con la società”. La moglie di Polanski, l’attrice Emmanuelle Seigner, che ha intervistato Geimer per il magazine francese, ha reostato la foto sul proprio profilo, scrivendo: “Grazie Samantha”. La foto sarebbe del marito di Geimer, David.



Samantha Geimer: “Abuso? Non sapevo nemmeno che fosse illegale”

Era il 1977 quando Roman Polanski violentò la giovanissima Samantha Geimer, all’epoca 13enne. Il regista, allora 43enne, la attirò a casa di Jack Nicholson con la scusa di realizzare un set fotografico per la rivista Vogue, di cui era editor ed autore. Dopo averla fatta ubriacare, la drogò e infine la stuprò nonostante le sue proteste. Denunciato dalla famiglia della ragazza, il regista venne arrestato e processato e condannato a 90 giorni di carcere, venne rilasciato dopo appena 42 grazie ad un patteggiamento con la famiglia della giovane.



Ai microfoni di Le Point, Samantha ha dichiarato solo poche settimane fa: “Lasciatemi essere davvero chiara: quello che è accaduto con Polanski non è mai stato per me un grande problema. Non sapevo nemmeno che fosse illegale, che qualcuno potesse essere arrestato. Stavo bene, sto ancora bene. Il fatto che sia diventata questa grande questione è per me un peso terribile. Dover costantemente ripetere che non è stato un grande problema è un terribile fardello. Il tentativo di estradizione, il fatto che Roman sia stato arrestato in quel modo, è stato così ingiusto e in opposizione alla giustizia. Tutti dovrebbero ormai sapere che Roman ha scontato la sua pena. Che è stata… Lunga, se volete la mia opinione. Dal mio punto di vista nessuno voleva che andasse in carcere, ma lo ha fatto ed è stato abbastanza. Ha pagato il suo debito alla società. Ecco, fine della storia. Ha fatto tutto quello che gli era stato chiesto fino a quando la situazione è impazzita e non ha avuto altra scelta se non quella di fuggire. Chiunque pensi che meriti di essere in carcere ha torto. Non è il caso oggi e non lo era nemmeno in passato”.