Il prossimo 26 dicembre andrà in onda su Italia alle ore 14.05 il film di genere animazione- fantastico-avventura intitolato Polar Express. La pellicola è stata realizzata nel 2004 per la regia di Robert Zemeckis, Ritorno al futuro. La trama trae ispirazione dal libro dello scrittore americano Chris Van Allsburg per il quale ha ricevuto la Medaglia Caldecott, un prestigioso premio letterario. Il film è stato molto apprezzata anche grazie alla bravura dei suoi interpreti tra cui Tom Hanks, Josh Hutcherson e Nona Gaye. Il film ha ottenuto prestigiose nomination al Premio Oscar e al Golden Globe edizione 2005 nelle categorie miglior sonoro e migliore canzone.



Polar Express: il protagonista un alter-ego dell’autore

Lo scrittore Chris Van Allsburg è nato nello stato del Michigan, esattamente a Grand Rapids, la città natale del protagonista del film Polar Express. Sembra che molte scene siano state girate proprio in questo territorio degli Stati Uniti d’America. Van Allsburg è autore e illustratore di ben 21 libri. Nell’anno 1986 viene designato come candidato al premio Hans Christian Andersen poiché ritenuto tra i più grandi scrittori di libri per ragazzi. Come detto prima, la pellicola ha ottenuto un successo planetario, tanto da guadagnarsi diverse nomination agli Oscar per il Miglior Film Sonoro, il Miglior Montaggio Sonoro e per la Migliore Canzone, ovvero Believe, cantata dalla star internazionale Josh Groban.



Negli anni, la critica è sempre stata d’accordo a riconoscere a questo film d’animazione un punteggio molto alto, grazie alla qualità ed alla storia emozionante che abbiamo imparato a conoscere. Alcuni degli stessi critici, l’hanno differenziato dalla solita pellicola natalizia, riconoscendogli oltre modo un tono molto più profondo, quasi inquietante, da brividi. Solo il design e le animazioni di Polar Express hanno dato qualche perplessità a chi lo ha guardato con sguardo più critico.

Polar Express: una trama coinvolgente, ma anche diversa dal solito

La storia di Polar Express ripercorre l’incredibile avventura che un uomo del Michigan – di cui non sarà mai rivelato il nome – ha vissuto in prima persona quando era un ragazzino. È la vigilia di Natale: il giovane protagonista va a dormire con la convinzione che a mettere i doni sotto l’albero saranno i suoi genitori. Egli infatti non crede all’esistenza di Babbo Natale, diversamente da Sarah, la sorellina piccola. È quasi mezzanotte e non riesce a dormire: improvvisamente sente uno strano rumore, intravede una luce che arriva dalla strada e vede un treno a vapore, il Polar Express, fermo proprio fuori casa sua. Il capotreno racconta al ragazzo che si tratta del treno che porta i bambini da Babbo Natale, direttamente al Polo Nord. A questo punto il ragazzino decide di unirsi a loro e sale sul treno. Tutti i bambini sono in pigiama e cantano inni natalizi e durante il percorso alcuni camerieri ballerini offrono una cioccolata calda a tutti.



Il nostro protagonista conosce una ragazzina molto gentile, un giovincello molto impacciato che si chiama Billy e un altro che si dimostra molto sicuro di sé. Si imbatte anche in uno strano personaggio, un grande bevitore di caffè che abita da sempre sui vagoni del treno e che disapprova il suo essere titubante e dubbioso. Dopo una serie di disavventure il Polar Express arriva finalmente al Polo Nord e il vagone con i bambini a bordo entra direttamente nel laboratorio dei giocattoli. Ad un certo punto arriva Babbo Natale che, come da consuetudine, deve consegnare il primo regalo di Natale e il fortunato è proprio il nostro protagonista. Questi chiede di ricevere in dono la campanella che, a causa dell’irrequietezza delle renne, si è staccata dalla slitta. Il ragazzino potrà sentire il suono della campanella solo quando crederà nell’esistenza di Babbo Natale. Dopo aver seguito con lo sguardo Babbo Natale che parte con la sua slitta per consegnare i regali, il nostro protagonista risale sul convoglio ferroviario per tornare a casa. A bordo del treno il ragazzo si rende conto di non avere più la campanella, nella sua tasca c’è un buco e probabilmente la campanella è andata persa.
Al suo risveglio nel lettino di casa sua la mattina di Natale, si accorge che sotto l’albero c’è la campanella e uno scritto di Babbo Natale che gli suggerisce di farsi cucire la tasca del pigiama. Insieme alla sorellina Sarah sente l’allegro suono della campanella.
La storia termina con il protagonista che, diventato grande, dichiara di non aver sentito mai più il dolce suono della sua campanella come quando era bambino, ma è certo che chiunque crede nel Natale possa sempre ascoltare il suo dolce tintinnio.