La deputata leghista Simonetta Matone ha parlato, sulle pagine del Tempo, della manifestazione indetta da Matteo Salvini il 4 novembre a Milano per la difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e della libertà. L’evento, infatti, è stato subito preso di mira dalle critiche, specialmente da parte dell’opposizione, che teme il rischio che si possa veicolare un qualche messaggio di odio nei confronti degli islamici.



Matone, però, spiega che “il tema della difesa dei valori dell’Occidente è un tema desueto. Sono argomenti e valori che sono stati completamente dimenticati o abbandonati”, soprattutto a causa “della cultura del politically correct, della finta accoglienza, dell’inclusione non inclusione dell’accettazione di chi la pensa diversamente”. Insomma, “ci siamo dimenticati chi siamo ritrovandosi di fronte a un universo che cambia e ad una guerra in cui è in gioco quello che noi come Occidente rappresentiamo”. Secondo Matone, insomma, “è giusto manifestare in difesa dei valori dell’Occidente perché noi li dobbiamo ritrovare, dobbiamo tornare a essere orgogliosi di essere ciò che siamo”.

Simonetta Matone: “Il tessuto sociale dell’Occidente è stato eroso”

Complessivamente, infatti, secondo Matone sta emergendo sempre di più “un antisemitismo fortissimo” che, soprattutto dal punto di vista degli attacchi ai negozi e alle case degli ebrei a Parigi, “ricorda la notte dei cristalli”. Il problema, a suo avviso, è che “abbiamo accettato di tutto senza controllare quello che accadeva”, ignorando e dimenticando “tutto quello che l’Occidente rappresenta come progresso dell’umanità, conquiste liberali e principi democratici”.

“Se accolgo migliaia e migliaia di nuclei familiari”, spiega Matone contestualizzando la sua posizione, “dove il capo famiglia applica precetti incompatibili con i nostri”, si finisce per “minare il tessuto sociale dall’interno attraverso realtà incompatibili che sono contrarie al mio ordinamento. Accettare di includere non vuol dire accettare regole incompatibili, includere vuol dire sei ospite accetti le mie regole”. In chiusura Matone ci tiene a sottolineare che “il fatto che ci siano polemiche sulla manifestazione che Salvini ha indetto e che dovrebbe vederci tutti uniti in difesa di questi valori, fa sì che come sempre prevalga il politically correct inteso in una maniera demenziale“.