Con la Regione Lazio pronta a tornare in zona arancione subito dopo i tre giorni di zona rossa per le festività di Pasqua, non può non fare un certo effetto il grido d’allarme lanciato dal Policlinico Umberto I di Roma. E’ Francesco Pugliese, direttore del dipartimento emergenza della struttura sanitaria capitolina, ai microfoni dell’AdnKronos, a dipingere un quadro a tinte fosche: “La situazione dei ricoveri Covid è sicuramente seria. Anche per quanto riguarda le terapie intensive: in questo momento abbiamo 51 posti letto occupati su 55 disponibili, siamo evidentemente sotto pressione“. Una descrizione in linea con quanto messo nero su bianco dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui il valore del Lazio rispetto al tasso di occupazione delle terapie intensive è – nell’ultimo report – sopra la soglia critica fissata dal governo al 30 per cento e si attesta, infatti, al 40 per cento con oltre 370 ricoverati.
POLICLINICO UMBERTO I: “TERAPIE INTENSIVE SOTTO PRESSIONE”
Francesco Pugliese, del Policlinico Umberto I di Roma, ha specificato che quella attuale è “una fase critica, seppure non insostenibile. Ora tutto dipende dall’andamento della curva, se continua a salire il numero dei ricoveri, anche la pressione che stiamo subendo crescerà“. Da questa considerazione l’appello ai cittadini “a rispettare le regole perché gli ospedali faticano davvero molto“. Riflettendo sulla situazione nelle terapie intensive, Pugliese ha dichiarato: “E’ un momento delicato. Se aumentano i ricoveri può essere un problema, considerato che il 10-15% dei ricoverati va poi in intensiva“. Per quanto riguarda la situazione “al pronto soccorso del nostro policlinico, ad ora – ha aggiunto -, ci sono 13 pazienti in attesa di ricovero e abbiamo 303 pazienti ricoverati. Oggi apriamo un altro reparto dedicato ai pazienti Covid e, complessivamente, per lunedì arriveremo ai 350 posti letto da fase 4 regionale“. Alla luce di una situazione simile è stato corretto riportare il Lazio in arancione?