Il caso del Poligono militare di Capo Teulada al centro di un’inchiesta di “Filorosso Revolution“, il nuovo programma di Rai 3 condotto dal giornalista Federico Ruffo, in onda oggi, martedì 23 luglio dalle ore 21:20. La base, istituita in seguito ad accordi con la Nato, la seconda più grande in Italia e in Europa, era al centro di una disputa legale per l’alto livello di inquinamento da sostanze tossiche che è stato registrato nella zona, sulla costa meridionale della Sardegna.
Di recente è intervenuta la giustizia: i 5 generali che si sono succeduti negli anni alla guida del poligono erano finiti a processo con l’accusa di disastro ambientale colposo per gli effetti di anni di esercitazioni militari, ma sono stati tutti assolti. Infatti, i giudici del tribunale di Cagliari hanno accolto la richiesta di archiviazione dell’Avvocatura generale dello Stato, mentre per quanto riguarda Claudio Graziano, l’ex capo di stato maggiore e già presidente di Fincantieri, è stato prosciolto, in quanto nel giugno scorso è morto suicida.
Ma già durante l’udienza preliminare il pm aveva avanzato la richiesta di archiviazione per gli imputati, a causa dell’assenza di elementi sufficienti a sostenere le accuse sul caso del Poligono militare di Capo Teulada, eppure il giudice dispose comunque il processo. Alla fine, il tribunale ha assolto tutti gli imputati senza neppure aprire il dibattimento in merito alla vicenda della base Nato.
POLIGONO MILITARE DI CAPO TEULADA, MOBILITAZIONI IN VISTA
Le indagini sul Poligono militare di Capo Teulada vennero aperte otto anni fa e accertarono la devastazione dell’area interna, dove tra il 2008 e il 2016 furono “consumate” 556 tonnellate di materiale bellico. Il Comune di Teulada, i pacifisti di A Foras, Wwf Sardegna e gli ambientalisti del Gruppo d’intervento giuridico chiesero di costituirsi parte civile, ora resta una grande delusione, perché è emerso che il Poligono militare di Capo Teulada è «fortemente inquinato», d’altra parte non c’è nessun responsabile di ciò.
Il loro auspicio era che si arrivasse al dibattimento per mostrare pubblicamente la situazione al Poligono militare di Capo Teulada, le condotte e le presunte responsabilità, ma comunque non intendono fermarsi dopo la decisione del tribunale di Cagliari, infatti sono state annunciate mobilitazioni. Nonostante l’assoluzione dei generali, Alleanza Verdi Sinistra (Avs) ha chiesto un’informativa urgente al ministro della Difesa Guido Crosetto, perché «il disastro ambientale è stato riconosciuto dalle indagini», tesi peraltro non condivisa dal ministro stesso, che infatti nel suo commento alla decisione del tribunale ha rimarcato l’opposto. La questione è delicata a livello ambientale è di salute, visto che «nel piccolo agglomerato di Foxi, a pochi chilometri dalla Delta, l’incidenza di leucemia e di altri tumori è molto più alta che nei territori vicini».
CROSETTO: “INDAGINI HANNO SMENTITO ACCUSE”
I militanti di A Foras, invece, hanno rimarcato l’assenza di studi epidemiologici, visto che la tossicità dei materiali usati nella base Nato rappresenta un fattore di rischio di «patologie molto gravi che colpiscono animali, piante ed esseri umani: tumori ma anche malformazioni neonatali e intossicazioni da agenti specifici». Dopo la decisione del tribunale di Cagliari sul caso del Poligono militare di Capo Teulada, il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva invece espresso soddisfazione per la chiusura della vicenda, parlando della conclusione di un «periodo difficile e duro».
Oltre a esprimere la sua soddisfazione per la chiusura della vicenda, ha rimarcato la «assoluta e cristallina correttezza» dei generali che erano finiti a processo. Per quanto riguarda le indagini, invece, ha sottolineato che «hanno smentito le gravi accuse rivolte agli Alti Ufficiali». Per la comunità locale, invece, restano tante domande senza risposta e la sensazione che non sia stata fatta definitiva chiarezza su un caso che fa discutere da diversi anni.